In quest'ultimo paio d'anni il numero di band italiane dedite a generi "di confine" come il crossover o il metal-core è aumentato a dismisura: si tratta per lo più di formazioni giovanissime e con poca esperienza sulle spalle, ma spesso e volentieri mi è capitato di ascoltarne qualcuna davvero molto interessante... In linea di massima un po' tutta la scena alternative metal del nostro paese dà l'impressione di godere di ottima salute, per cui c'è solo da augurarsi che le cose vadano avanti così ancora per molto o che possano addirittura migliorare! Gli Un-Kind si inseriscono alla perfezione nel contesto che ho appena descritto, difatti esistono da quattro anni e finora hanno fatto uscire soltanto questo mcd, che include sei brani intensi ed energici, ricchi di sfumature e anche di qualche spunto melodico. Il gruppo utilizza il termine "nu metal-core" per indicare lo stile musicale che propone, e devo dire che tale definizione mi sembra molto azzeccata perché ciò che si può ascoltare in questo lavoro è un incrocio ben riuscito tra sonorità metal "moderne" e certi elementi tipici dell'HC. I pezzi sono tutti molto vari e tendono ad alternare spesso parti piuttosto aggressive e d'impatto con altre un po' meno veloci ma ugualmente potenti e corrosive. I frequenti cambi di tempo all'interno delle varie song sono sicuramente uno degli aspetti più positivi che caratterizzano il mini, infatti il gruppo si è dimostrato molto abile in fase compositiva ed è riuscito a costruire dei brani dinamici ma anche ben strutturati e compatti. In poche parole "Hurts to the core" ci presenta una band che ha già le idee molto chiare su ciò che vuole fare, e che soprattutto ha i mezzi tecnici e la maturità per farlo nella maniera più adeguata. Un esordio di tutto rispetto quindi, che mi auguro sarà presto seguito da un full-lenght di pari livello, o magari perfino migliore...