Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Arise
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CONJURING THE THOUGHTS
  2. EFFUSION OF STRENGHT
  3. SHIVERING SHADE
  4. CURSED BY BELIEF
  5. AWAKE
  6. VOID OF HOPE
  7. A DEAD MANS RACE
  8. SHADOW CREATOR
  9. TRANQUILLITY'S MAZE

Line up

  • Henrik Wenngren: vocals
  • Andreas Edlund: guitars, synth
  • Martin Hanner: guitars, synth
  • Joakim Jonsson: drums, synth
  • Jonas Sjögren: bass

Voto medio utenti

“Spectral” segna il ritorno sulle scene degli Skyfire, meglio noti come “Cugini di Bodom”: sin dai primi passi della sua giovane carriera (“Timeless Departure” e “Mind Revolution”) lo stile e le sonorità di questa band svedese ricordavano in maniera incredibile quelle dei Children of Bodom, una somiglianza tanto marcata da rendere virtualmente indistinguibile buona parte della musica scritta dai due gruppi. Il nuovo album si presenta con un angosciante artwork dalle tinte plumbee, probabilmente ispirato al remake americano del noto horror-movie “The Ring”, che illustra un booklet semplice ma curato. Lo stile dei cinque ragazzi svedesi non è cambiato di una virgola, un Death Metal melodico ricco di soluzioni neoclassiche e aperture sinfoniche, sempre in sapiente equilibrio tra la violenza metallica della voce di Henrik Wenngren e la delicata poesia delle tastiere e dei synth, suonati dalla coppia Edlund – Hanner. I due dimostrano di cavarsela egregiamente anche con le chitarre, rincorrendosi in refrain tremendamente efficaci e orecchiabili, dall'incedere a tratti progressive, ottimamente assistiti dalla solida sezione ritmica. “Spectral” è un disco davvero notevole, compositivamente e strumentalmente impeccabile, con arrangiamenti curati e una considerevole varietà nelle melodie, e se le ultime produzioni dei Children of Bodom sembravano un po' fiacche e ripetitive, gli Skyfire di “Spectral” paiono vagamente più ispirati... purtroppo la sensazione di deja-vu è enorme, gli Skyfire sono arrivati al terzo disco e non sono ancora riusciti a scrollarsi di dosso la somiglianza con il gruppo di Alexi Lahio, senza raggiungere gli straordinari livelli di qualità che la formazione finlandese avevano toccato con i primi due dischi. Ma se non c'è niente di nuovo, come può “Spectral” suonare così dannatamente coinvolgente? Se questo disco fosse uscito dieci anni fa, sarebbe stata una delle pietre miliari dell'intera scena Metal. Ma nel 2004, si deve accontentare di essere solo un ottimo disco. Se non altro, i fan dei Children of Bodom hanno trovato cosa ascoltare questa estate.
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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