Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:51 min.
Etichetta:Weapons of Mass Entertainment
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. I GOT LOVE (FEATURING JOSS STONE)
  2. JUST ANOTHER FALL (DUET WITH DIANE BIRCH)
  3. A DIFFERENT MAN NOW
  4. DROWNING IN THE BLUES (DUET WITH ALISON KRAUSS)
  5. GIRL IN A CATSUIT (FEATURING ORIANTHI)
  6. SLOW MOTION ADDICT NO. 2
  7. YOU TOOK MY LOVE
  8. GOD ONLY KNOWS YOU NOW (DUET WITH JESSIE BAYLIN)
  9. THE RINGMASTER GENERAL
  10. STORY OF SUCCESS
  11. A NEW SONG FOR NASHVILLE

Line up

  • Dave Stewart: vocals, guitar
  • Chad Cromwell: drums, percussions
  • Tom Bukovac: guitars
  • Dan Dugmore: pedal and lap steel guitar, banjo
  • Michael Rhodes: bass
  • Mike Rojas: keyboards, accordion, Wurlitzer

Voto medio utenti

Pur riconoscendo loro una certa raffinatezza, non sono mai stato un grande fan degli Eurythmics, uno di quei gruppi che fa molto politically correct dire di apprezzare, anche poi se le proprie abitudini d’ascolto sono molto distanti.
"The blackbird diaries”, il precedente disco solista di Dave Stewart, il 50% meno appariscente della celebre band di “Sweet dreams (are made of this)”, “Here comes the rain again” e “There must be an angel (playing with my heart)”, acclamato produttore e polistrumentista, era stato, però, una piacevole sorpresa alimentata da una seducente vena Stones-iana, ricca di torpida e fumosa ispirazione.
“The ringmaster general” vorrebbe proseguire sulla medesima falsariga, ma diluisce la sua efficacia in canzoni davvero troppo sonnolente e di maniera, a cui manca il guizzo della melodia vincente o di una struttura armonica veramente incisiva.
Tutto suona “formalmente” perfetto, come ampiamente prevedibile … registrazione, arrangiamenti e interpretazioni, supportate pure dalla presenza di ospiti importanti (Joss Stone, Alison Krauss, Jessie Baylin, Diane Birch e la guitar-heroine Orianthi …) e tuttavia il quadro complessivo appare tremendamente “innocuo” e superficiale, in grado di fornire un dignitoso sottofondo ad un’animata chiacchierata tra amici (se non addirittura ad una situazione meno “nobile”, tipo le faccende di casa …), in cui la musica non corre mai il rischio di catalizzare l’attenzione.
In tanta inerzia, si salvano, e solo in parte, il solare R n’ B “I got love”, l’appassionato country-blues "Drowning in the blues”, la (finalmente) ficcante "Girl in a catsuit”, la melodrammatica "God only knows you now” e, su tutte, una bella title-track, gratificata da un tocco psichedelico di notevole suggestione.
Disco deludente, dunque, per un artista che ha dato prova di saper fare molto più, soprattutto nel settore della partecipazione emotiva, dove risiedono le carenze maggiori di questo “The ringmaster general”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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