Qua in Italia una band che ha scelto di chiamarsi Vero non può che suscitare una certa curiosità, ma per fortuna ci sono ben altre caratteristiche che permetteranno a questo giovane terzetto di farsi notare... Innanzitutto c'è da osservare che, nonostante "suoni" molto americano, il gruppo è di origine inglese e si inserisce nel cosiddetto filone brit rock, che in effetti non ha proposto cose fenomenali negli ultimi tempi ma almeno rappresenta un'alternativa alle sonorità indie-pop che costantemente ci vengono proposte da una miriade di formazioni provenienti dalla terra d'Albione. Questo cd singolo rappresenta solo un assaggio della musica dei Vero, ma è comunque sufficiente a dare un'idea di quali siano le sue principali qualità, vale a dire potenza, energia e uno spiccato senso melodico che fa un po' da filo conduttore tra le varie tracce. Anche le vocals non passano inosservate, anzi a pensarci bene sono forse l'elemento più particolare e originale tra quelli nominati finora: il singer Marc Fargeo dà l'impressione di essere uno con corde vocali d'acciaio e inoltre ha un timbro che sembra proprio una via di mezzo tra quelli di Bono Vox e Layne Staley! Ma andiamo con ordine: l'iniziale "How does it feel" è un pezzo nel quale c'è un buon equilibrio tra le parti aggressive e quelle più atmosferiche, mentre il successivo "Stay alive" è il classico brano che colpisce immediatamente grazie a un ritornello orecchiabile e a una struttura abbastanza semplice e intuitiva. Nella conclusiva "You make me sick" sembra di sentire i Tool (in certi momenti le linee di basso e la chitarra li ricordano moltissimo...), ma va anche detto che l'approccio generale è più rock, più "spensierato" di quello che contraddistingue il materiale proposto dal gruppo di Maynard J. Keenan. Una nota a parte la merita la produzione, che esalta molto la pesantezza delle canzoni ma allo stesso tempo fa sì che il sound sia pulito e cristallino. Una release di tutto rispetto insomma, che spero sarà seguita da un full-lenght ancora più interessante!