Quando pochi mesi fa mi sono trovato di fronte a una raccolta del meglio dei Dunderbeist, band norvegese dedita alla sperimentazione sonora ma saldamente radicata in ambito hard&heavy, ero rimasto deluso.

I ripetuti ascolti non mi avevano lasciato nulla. Mi sembrava di avere a che fare con una band senza una precisa idea di fondo, senza un effettivo progetto da portare avanti con coerenza e riconoscibilità.

Ebbene, con questo nuovo album i Dunderbeist si riscattano in pieno!
La ricetta non cambia, ma la crescita è evidente. Stavolta i pezzi sono trascinanti, la voglia di far male traspare molto più spesso e, soprattutto, il gusto per la sperimentazione, ancora vivissimo, viene instradato nella giusta direzione, senza annoiare e senza risultare incomprensibile.

Una band che oggi definirei coerente e carica di personalità. Pur continuando a non essere completamente a mio agio di fronte a questi ragazzi, devo ammettere che stavolta il bersaglio è stato centrato. Questo è un disco che può rappresentare un validissimo biglietto da visita per aggredire il mercato musicale. Se avete una visione della musica elastica e una sana curiosità verso le nuove band andate a scoprirli, potreste trovare qualcosa di interessante.