Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:45 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. HERMETISM
  2. TERATOLOGY
  3. THE SINGULARITY
  4. SOLITUDE
  5. ANTIMATTER
  6. SOLVE ET COAGULA
  7. CYPHER
  8. DECORPORATION
  9. LE VITRIOL DU PHILOSOPHE

Line up

  • kl.K. (aka Krig): Drums, Vocals, Samples, Programming
  • Hth: Guitars, Bass, Vocals, Samples, Programming

Voto medio utenti

Il ritorno sulle scene degli Spektr, a distanza di ben sei anni dal precedente "Mescalyne", è un inno alla pura alienazione.
Raramente mi è capitato, infatti, di trovarmi di fronte ad un lavoro in cui il senso di estraniazione, inquietudine, vuoto, fossero così forti e vividi, tali cioè da rendere l'ascolto di "Cypher", questo il titolo scelto, una esperienza tanto affascinante quanto dannatamente pericolosa.

Il duo parigino, tra i migliori esponenti di quello che possiamo definire experimental back metal, è riuscito a comporre un album perfetto per essere la colonna sonora della fine del nostro pianeta così come lo conosciamo adesso, ed è riuscito a dare vita ad un prodotto in cui l'originalità la fa davvero da padrona.
"Cypher" è un album completamente strumentale in cui sfuriate black metal dal taglio decisamente moderno, di scuola Deathspell Omega o Belkètre, si amalgamano con lunghe divagazioni dark ambient e noise/industrial, in un costante fluire di atmosfere morbose, malate, oscure e sottilmente inquietanti.
Il nuovo album del gruppo parigino, il quarto, ha il fascino del male, il gelo delle dissonanze norvegesi, il livido fetore delle industrie che, grigie, ammorbano i nostri cieli e l'eleganza di una ballerina classica che volteggia soave prima della sua inevitabile morte.
Gli Spektr, in omaggio al loro monicker, ci consegnano una musica intangibile, fredda come la morte e tagliente come mille lame e non rinunciano, nemmeno per un secondo, ad essere ossessivi, violenti e, paradossalmente, caldi e avvolgenti.
Tutti i brani dell'album si muovono in mille direzioni diverse, unendo sapientemente l'atmosfera dell'ambient alla distruttività del black metal, la follia dell'industrial alla improvvisazione del jazz, fino a creare una lunga colonna sonora che farà la gioia di tutti coloro i quali cercano un approccio nuovo ed originale alla materia nera di cui "Cypher" è intriso.

Sin da ora l'album si candida come una delle migliori uscite in ambito estremo e il nome degli Spektr dovrà essere preso come punto di riferimento quando si vorrà sperimentare con la musica dura.
Mostruosi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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