Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2012
Durata:53 min.
Etichetta:Nightmare Records

Tracklist

  1. BEYOND THE WALL
  2. AFTER THE FALL
  3. FOREVER BRAVE
  4. FLAME OF OLYMPUS
  5. SYMPHONY OF STARS
  6. THE FIRE IS MINE
  7. KARDIA
  8. FRAGILE MINDS COLLAPSE
  9. IN THE TWISTED TWILIGHT
  10. A DEBT PAID IN STEEL
  11. THE KING IN THE NORTH

Line up

  • Sabrina Valentine: vocals
  • Camden Cruz: guitars
  • Kevin Byrd: guitars
  • Aaron Sluss: bass
  • Keith Byrd: drums

Voto medio utenti

La copertina è ancora d'ambientazione fantasy, pur un po' meno banale di quella dell'album precedente, e nemmeno i contenuti musicali hanno subito chissà quale mutazione, anche se bisogna riconoscere ai Seven Kingdoms che qualche affinamento è comunque avvertibile, sia nella resa sonora sia nel songwriting, oggi meno dispersivo e maggiormente coeso, con il gruppo che ha del tutto abbandonato le growl vocals.
Certo "The Fire Is Mine" non riesce ancora a far gridare al miracolo e, infatti, non manca qualche passaggio a vuoto, sopratutto verso la fine dell'album, come nel caso di "In the Twisted Twilight" e The King in the North".

E' tuttavia sempre gradevole ed apprezzabile registrare l'approccio spiccatamente Heavy messo in atto da Sabrina Valentine e soci, come lo è riscontrare evidenti rimandi ed atti di ossequio a formazioni quali Helloween, Blind Guardian (ed a chi altri si potrebbe accostare un pezzo come "Flame of Olympus"?) ed Iced Earth anche se, per la presenza della bravissima Sabrine alla voce, paragonerei i Seven Kingdoms, come peraltro già fatto in precedenza, ai primi Dark Moor.

Certo, la ballad "Kardia" è quanto di più scontato ascoltato di recente in questo specifico ambito, dato che non basta la bella prova di Sabrine a catturare le mie simpatie, che volgono piuttosto verso la galoppante (ed anche in questo maideniana) "Flame of Olympus”, la speedy "After the Fall" oppure a "Fragile Minds Collapse", tutte canzoni con in grande spolvero una coppia di chitarristi (Camden Cruz e Kevin Byrd) davvero in grado di fare la differenza e raramente sopra le righe.

"The Fire Is Mine" è un lavoro che vede quindi i Seven Kingdoms fare un discreto balzo in avanti, e dovrebbe accrescere il numero di estimatori di questa interessante formazione Made in U.S.A..

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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