Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEAD MARCH
  2. PREEMPTIVE STRIKE
  3. SUPREMACY THROUGH ANNIHILATION
  4. MURDER REIGNS
  5. CAPTURED
  6. MERCILESS
  7. SECTION 8
  8. ON GROUNDS OF BATTLE
  9. TYRANIC OPPRESSION
  10. RAVAGED BY CONFLICT
  11. SHOCK AND AWE
  12. JACK THE RIPPER

Line up

  • Kyle Simons: vocals
  • Phil Fasciana: guitars
  • Rob Barret: guitars
  • Gordon Simms: bass
  • Dave Culross: drums

Voto medio utenti

Non tragga in inganno la cadenzata "Dead March", un'opener decisamente inusuale per la band di Phil Fasciana, "Warkult" non si distacca dal classico stile dei deathster floridiani rimanendo incentrato su un'eccellente tecnica ed una spaventosa velocità esecutiva (d'altronde con un maniaco della velocità come Phil Fasciana nel gruppo la musica non potrebbe essere diversa). Impossibile non rimarcare il ritorno dietro le pelli del "figliol prodigo", Dave Culross (ex Suffocation, Hate Plow), che si conferma come uno dei migliori drummer sulla scena offrendo un vero e proprio spettacolo pirotecnico per tutta la durata del disco. Rispetto ai precedenti lavori "Warkult" propone un range più ampio di sonorità, non limitandosi solamente alla sfuriate death metal che caratterizzano brani come la splendida "Murder Reings" o "Tyrannic Oppression", ma trovando spazio anche per il groove presente in "Captured" o le atmosfere quasi doom (definizione da prendere con le molle) di "On Grounds Of Battle". Stupisce la presenza consistente di melodie, camuffata abilmente fra le monocordi partiture ritmiche tipche del genere, che contribuisce a donare al sound dei Malevolent Creation una certa profondità ed una rinnovata freschezza. Kyle Symons, singer degli Hate Plow, si conferma un buon gregario in grado di fornire una performance discreta, seppur ad anni luce di distanza dal leggendario Brett Hoffmann, mentre è il carisma del leader Fasciana a permeare un album zeppo di riff chitarristici pienamente indovinati. Sugli scudi anche la produzione conseguita ai Liquid Ghost Studio, molto compatta e discretamente aperta, in grado di supportare alla perfezione sia il lato più tradizionale dei Malevolent Creation che quello più "melodico". "Warkult" si presenta quindi come un disco più maturo e ponderato rispetto al frenetico "The Will To Kill", che però cresce verso la fine sino a raggiungere un impressionante climax di ferocia e di aggressione sonora. E'interessante notare come, da qualche anno a questa parte, i Malevolent Creation sembrino vivere una nuova giovinezza, sfornando senza soluzione di continuità album maiuscoli del calibro di "Envenomed" e "The Will To Kill", e continuando a mostrare un'integrità ed un'onestà nei confronti del pubblico veramente rara da trovare al giorno d'oggi. Supportateli!
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

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