Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:52 min.
Etichetta:Rage In Eden Records

Tracklist

  1. THE RISE OF THE LEGION
  2. TODAY WE FIGHT
  3. IRON LEGION
  4. AHNENERBE
  5. SIEG!
  6. STRATEGIC ADVANCE
  7. GLOBAL FRONT
  8. OST UND WEST
  9. THE TRIPARTITE (IF.WAFFENRUHE)
  10. GUARDIANS OF FATE
  11. LIBERATION

Line up

  • Legionarii: all instruments

Voto medio utenti

Europa Rex”, il debutto sulla lunga distanza di Legionarii, si concludeva con “Blood Dawn”, l’alba di sangue che si schiude sull’Europa, nella campale lotta per il ritorno della Tradizione e del Vero Spirito Europeo. Detto fatto, dopo l’intermezzo costituito da “Age Of Taurus”, il nostro continua nel proprio concept, di cui a breve dirò. Prima però voglio segnalarvi, anche per evitare le polemiche che si erano scatenate a seguito della passata recensione, il blog di Legionarii, un luogo virtuale da dove il nostro ama spiegare la sua filosofia e i suoi intenti.
Tornando al concept, è già chiaro che la corruzione della modernità e del vero spirito europeo sono i mali che Legionarii intende combattere, ciò che idealmente il nostro però vuole dirci è che ciò non può non avvenire in modo traumatico.
Legionarii sembra avere un’idea palingenetica della storia, dove il progresso avviene solo per punti di rottura, punti dove si abbatte il vecchio, ormai corrotto e derelitto, per edificarlo più nuovo e migliore. E quindi, dall’alba di sangue di cui sopra, nasce un nuovo spirito, uno spirito forgiato nelle legioni di ferro del titolo, uno spirito pronto alla battaglia.
Iron Legion” è un disco che vuole magnificare l’arte della guerra, un monumento a tutte le guerre, passate e future, nell’intento di risvegliare ciò che è innegabilmente dentro ognuno di noi, dentro la nostra anima, ovvero lo spirito distruttivo della guerra.
E allora eccole irrompere le legioni di ferro con “The Rise Of The Legion”, per poi dare inizio alla cruenta battaglia su campi desolati, disseminati di carcasse di tanks in putrefazione, mine inesplose, sotto il crudele martellamento dell’artiglieria pesante, sempre avanti, senza sosta, come macchine, senza alcuna scelta tra andare avanti e indietreggiare o arrendersi.
In questa lotta senza quartiere troviamo che l’avanzata strategica delle legioni di ferro, “Strategic Advance”, non ha confine, estendendo il fronte di guerra su tutta l’Europa, “Global Front”, da est a ovest, “Ost Und West”, fino alla resa dei nemici, con la tregua “The Tripartite (If. Waffenruhe)”.
Le legioni di ferro, ormai vittoriose, come guardiani del destino, “Guardians Of Fate”, hanno liberato, “Liberation”, il vero spirito europeo, la modernità è sconfitta, la Tradizione è di nuovo vivificata e una nuova fratellanza europea, nello spirito degli antenati, è stabilita.
Innegabili sono, ovviamente, i riferimenti al passato, e ancora una volta è interessante mettersi alla prova per sviscerarli.
Ahnenerbe” è una sorta di società segreta, creata durante la seconda guerra mondiale, dal gerarca nazista Heinrich Himmler, che aveva come scopo principale quello di andare per il mondo alla ricerca di tracce dell’eredità ancestrale del popolo germanico, sulle tracce degli ariani. È inutile che vi dica che fior di leggende sono nate su questa società.
Dal punto di vista musicale questo disco è leggermente diverso dal precedente, ha un suono al tempo stesso più marziale e percussivo ma anche più strutturato, laddove il precedente era più scarno e minimale, ma ciò donava maggiore oscurità e ambiguità alle atmosfere.
Iron Legion” è un disco che mantiene alta la tensione intorno Legionarii, anche se tre dischi in meno di un anno sono troppi, ed è giunto il tempo che il nostro sposti più in alto l’asticella musicale e lirica, avendo corso il rischio, talvolta verificatosi, di risultare ripetitivo.

Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 ott 2012 alle 20:38

con un pc nemmeno tanto potente si può fare molto meglio. Allora fallo e pubblica. senz'altro

Inserito il 24 ott 2012 alle 16:48

con un pc nemmeno tanto potente si può fare molto meglio. Allora fallo e pubblica.

Inserito il 19 ott 2012 alle 13:16

se tre dischi in meno di un anno sono troppi, ed è giunto il tempo che il nostro sposti più in alto l’asticella musicale e lirica, avendo corso il rischio, talvolta verificatosi, di risultare ripetitivo... voto: 8,5. qualcosa non torna. ma sul disco c'è scritto vietato maggiori 18? con un pc nemmeno tanto potente si può fare molto meglio. La ripetitività di per sè non è un problema quando la qualità della musica è buona. Senza contare che il concept, portato avanti sin dall'inizio e qui sviluppato, è oltremodo affascinante. ma ve li ricordate i gruppi della cold meat music? il concetto di 'musica' è alieno qui.. rumori, suoni, concept, quello che volete ma non sono musicisti. a prer mio ovviamente.

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