Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:55 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. NEVER LOOK BACK
  2. MARCH OF THE DEAD
  3. WARFACE
  4. HOLD ON
  5. BLOOD
  6. STEEPED IN PAIN
  7. 10 BULLETS
  8. FEELING COLD
  9. MY HALO
  10. HIT LIST
  11. IN DEATH
  12. GIVE ME STRENGTH “6&6"

Line up

  • Davey Meikle: Vocals
  • Johnny Hunter: Guitar
  • Steve Miller: Bass
  • Annton Lant: Drums
  • Mike "MiKus" Hickey : Guitar on "March Of The Dead"

Voto medio utenti

Def-Con-One è la formazione che vede tra le sue file il batterista dei Venom, Anthony “Antton” Lant. Warface rappresenta il loro debut album costruito in gran parte su sonorità thrash e groove espresse nel più classico dei modi lasciando anche spazio a espressioni punk.
C’è molto dell’esperienza di Antton che spesso si prende i dovuti spazi riuscendo a dare un tocco di personalità e di professionalità in più. C’è anche tanto dei Venom in generale, e il riferimento ai Pantera con il quale si propongono calza tutto, anche se a volte tende all’emulazione: vedi, un esempio tra tutti, “My Halo”, anche con testo a fronte. E non manca la “fuori quota” acustica “Feeling Good” sovrapponibile in troppi frangenti con le versioni acustiche di brani firmati Alice in Chains (suona troppo di “Angry Chair”), vadano i riferimenti storici ma senza i dovuti accorgimenti si rischia di rimetterci in tema di personalità .

L’album si avvale di una buona produzione che ne esalta ogni dettaglio –bene!- il ché però può anche portare ad un primo ascolto a considerarlo un disco eccellente, forse anche più del dovuto, siamo alle solite: lavori eccelsi sminuiti da produzioni mediocri oppure l’esatto contrario… La qualità c’è ma con gli ascolti successivi si comincia ad abbassare il livello di emotività che riescono a smuovere nell’ascoltatore.
Altra nota di demerito per il promo che mi è arrivato: circa un minuto e mezzo in più segnato dal player per ogni brano mentre i pezzi sfumano verso la fine con largo anticipo e si passa avanti… speriamo non finirà così anche nel supporto fisico o nel download, non cadrà certo il mondo però un po’ d’attenzione in più non guasterebbe!
Nonostante non riesca a brillare di luce propria per quanto appena detto, possiamo considerarlo in generale un ascolto comunque di buon livello. Ne sono maggiori espressioni “Warface” e “March of the Dead”, i brani con maggiore grinta e meglio strutturati .
Buona musica, ma poco carattere, se volete un giro nella vostra playlist lo si può anche concedere, e questo vale soprattutto per i fedelissimi dei nomi citati in precedenza. A voi la scelta!
Recensione a cura di Salvatore Sanzio

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