Nati nel 2006, gli Havnatt sono un duo norvegese dedito a sonorità dark folk poggiate sulle opere del poeta e regista Tormod Skagestad, scomparso nel 1997 all'età di 70 anni.

Tom Simonsen alla chitarra e Cecilie Langlie alla voce, già in passato alle prese con Skumring e Vagrant God, riescono a creare un mondo leggiadro e fiabesco, sebbene costantemente velato di inquietitudine e tristezza, per questo così affascinante ed attraente ed il nuovo EP "Havdøgn" perpetua queste qualità, già ampiamente dimostrate in passato.

In effetti parliamo di trascorsi in quanto "Havdøgn" era già stato pubblicato all'epoca della nascita della band, sebbene in forma mutilata dato che stavolta sono state aggiunte le ultime due composizioni a titolo "Han Som Skyggar Meg" e "Jernbaneskinnur Søv Gjennom Landet" e le altre tre originariamente presenti hanno subito opera di nuovo arrangiamento e masterizzazione ; il risultato è davvero magistrale e ci consegna poesia fatta musica, un soave cullarsi tra nenie apparentemente innocenti e confortanti ma che instillano ascolto dopo ascolto una sensazione di appassimento e decadenza che è impossibile da non cogliere ed apprezzare e che solo negli ultimissimi secondi del brano conclusivo sembra lasciare per un attimo il posto ad una flebile speranza rappresentata da pochi secondi di musica più ariosa e luminosa.

Parlando di decadenza impossibile non citare i Dead Can Dance, ricordando che qui siamo nel campo del folk e dark puro, non c'è traccia di distorsioni e di metal, sebbene le atmosfere nordiche che pervadono i brani degli Havnatt calzino a pennello nello spirito di questo sito e dei suoi lettori: da rimarcare che i primi tre brani, quelli già editi, sono stati commissionati a suo tempo dalla famiglia dello stesso Skagestad, anch'essi rapiti dalla bravura e dalla poesia degli Havnatt.

Arte pura per cuori puri, per sognatori e malinconici, da ascoltare con lacrime agli occhi sebbene probabilmente non saranno di felicità. Toccante.