Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:46 min.
Etichetta:Zeta Factory
Distribuzione:Valery Records

Tracklist

  1. LIVE DYING
  2. SILK AND THORNS
  3. WHITE EYES
  4. BLEEDING
  5. GREEN STAR
  6. SELF LOATHING
  7. NAKED MIND
  8. YOU GOTTA KNOW
  9. VALUE OF SIN
  10. SILTED MEMORIES
  11. YOUNG GRAVES

Line up

  • Gabriele "Rusty" Rustichelli: vocals, guitars
  • Nicola Briganti: guitars
  • Todd Allen: bass
  • Filippo De Pietri: drums

Voto medio utenti

Buona sorpresa da parte di questi KLOGR (che dovrebbe pronunciarsi Kay-Log-Are mentre noi che siamo zozzi trucidi metallari ignoranti preferiamo dirlo come è scritto) che già dal confezionamento e dalla presentazione del cd partono decisamente con il piede giusto.

Il quartetto italico, ebbene sì, è dedito ad un alternative rock-metal di grande respiro, decisamente a suo agio in ambito statunitense o comunque internazionale, complice anche una produzione più che brillante ed una sapiente alchimia in fase di songwriting, capace di miscelare al meglio le componenti più prettamente aggressive con quelle più melodiche e se vogliamo ruffiane, che fanno di questo "Till You Decay" un prodotto formalmente con i controfiocchi, sebbene un filo stereotipato ed ancorato ai binari che, giustamente o meno, contribuiscono e formano l'appartenenza ad un determinato genere musicale.

La voce non sempre ci convince al 100%, a volte è un po' "leggerina", con poca profondità e spessore per creare l'onda d'urto che brani come "Live Dying" o "Bleeding" potrebbero supportare: per farvi un'idea immaginate John Bush (ex Anthrax ed ex Armored Saint) durante i suoi scream senza "bassi") ed avrete una sorta di concezione di come suona la voce del pur bravo Rusty, alle prese anche con la sei corde.

Ecco, sarà per questa similitudine, ma diremmo che insieme ai fan del movimento tanto in voga ad inizio '90, i cui esponenti di spicco erano i Nirvana e gli Alice in Chains, chi potrà apprezzare questo album saranno coloro che, immediatamente o col tempo, hanno promosso a pieni voti "Sound of a White Noise", il disco più oscuro, controverso, spigoloso e groove della band newyorkese.

Di sicuro valore, "Till You Decay" è un disco di valore che potrebbe dare il giusto boot alla carriera internazionale dei Klogr, seppure in un momento difficile come questo.

Ultimo appunto prima di chiudere: nostri brani preferiti del disco, senza dubbio "White Eyes" e "Naked Mind", dove i nostri ci hanno ricordato i migliori [Soon].

Bravi.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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