Ammetto candidamente di aver fatto non poca fatica per arrivare alla fine di questo
"The Asthetic Ascension".
Averlo poi dovuto ascoltare più volte è stata durissima.
La mia opinione sui francesi già non era elevatissima, adesso, dopo questa tortura, sarà anche peggiore.
I
Reverence, per chi non avesse capito, sono
francesi e suonano black metal.
Black metal al quale andrebbe preposto il termine "post" con tutto quello che la parola possa o non possa significare. Siamo di fronte, per essere più chiari, ad un metal estremo, nero, che amalgama al suo interno diversi stili: si va dalla scuola Moonfog production fino ad ambientazioni di matrice Arcturus, passando attraverso partiture dal sapore thrash o al limite dell'ambient e condendo il tutto con un suono freddo, asettico che vuole essere "moderno" a tutti i costi.
Va riconosciuto al terzetto transalpino di riuscire, di tanto in tanto, ad imbroccare la giusta melodia o ad essere evocativo e suggestivo come accade nella buona
"Cold Room" o di essere devastanti come nell'accelerazione finale della micidiale
"Those who Believed" , ma più spesso, troppo più spesso, i brani del disco sono confusi perchè non sanno dove puntare.
Va bene inserire momenti sinfonici ed atmosferici in mezzo a brani violenti e disturbanti, il problema è, però, che la commistione di umori diversi e dissonanti bisogna saperla fare altrimenti è semplicissimo andare a finire nella noia.
Purtroppo per loro i
Reverence questa abilità non sanno cosa sia, o per lo meno su questo disco non l'hanno manifestata.
Se siete alla ricerca di evoluzione e stranezza nella musica del diavolo, date una chance a questo album, per quanto mi riguarda, se questa è l'evoluzione del black metal, torno ad ascoltarmi i
Darkthrone.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?