Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:61 min.
Etichetta:Bad Reputation
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. HANG ME UP
  2. IN THE WIND
  3. CRY YOURSELF TO SLEEP
  4. SWEETWATER
  5. SEA OF MADNESS
  6. BLUE TOMORROW
  7. SATELLITE
  8. DEATH VALLEY OF LOVE
  9. BIG BIG SUN
  10. KILLING TIME
  11. CARE (MAN I JUST DON`T)
  12. HANG ME UP - EDIT VERSION (BONUS TRACK)
  13. CRY YOURSELF TO SLEEP - SINGLE VERSION (BONUS TRACK)
  14. CRY YOURSELF TO SLEEP - GUITAR VERSION (BONUS TRACK)

Line up

  • Brad Sinsel: lead vocals, acoustic guitars
  • Tommy McMullin: lead guitars, backing vocals
  • Shawn Trotter: bass, backing vocals
  • Richard Stuverud: drums, percussions, backing vocals
  • Guy Lacey: rhythm guitars, backing vocals

Voto medio utenti

I War Babies nascono a Seattle nel 1992 ad opera dell'ex vocalist dei TKO Brad Sinsel e del drummer Richard Stuverud (ex Fastbacks). Pubblicano un debut album edito dalla Columbia che potenzialmente contiene due o tre hits di successo ma che finisce presto nel dimenticatoio travolto dall'ondata grunge. Il posto é Seattle e il tempo é propizio per gruppi come Nirvana, Alice In Chains e Pearl Jam: i War Babies con il loro glam/hard rock non trovano il posto che compete loro. A nulla servono i due pezzi scritti in collaborazione con Paul Stanley dei Kiss. A distanza di dieci anni la UlfTone Music/Bad Reputation ristampa il debut omonimo dei War Babies sperando di sfruttare un certo ritrovato interesse per le sonorità tipiche del secolo scorso. I primi tre brani sono in realtà quanto di meglio questo album abbia da offrire. Casualmente due su tre portano la firma di Paul Stanley. L´opener "Don´t Hang Me Up" é veloce e incisiva, la voce di Sinsel é graffiante e accattivante e il ritornello si ricorda facilmente. "In The Wind" non é da meno con i suoi riff di chitarra e i cori efficaci anche se appena accennati. Qui la voce di Sinsel ricorda a tratti il vocalist dei Cult di "Sonic Temple" e a tratti il singer dei DAD. Segue la semi-ballad "Cry Yourself To Sleep", certo non un esempio di originalità ma orecchiabile e piacevole. Il resto dei brani é di qualità nettamente inferiore e stabilire quali siano i tratti distintivi di ognuno non é facile. Si tratta di otto up-tempo basati su voce e una gran quantità di chitarre ma non ci sono strofe o riff che emergano rispetto al resto, nulla davvero degno di nota. Si conclude con 3 bonus tracks che altro non sono che versioni dei due pezzi scritti con Paul Stanley, "Hang Me Up" e "Cry Yourself To Sleep" e che non aggiungono nulla di reale all´album.
Peccato, l´inizio del cd lasciava ben sperare, dopotutto lo scarso successo dei War Babies potrebbe non essere stata tutta colpa del Grunge...
Recensione a cura di Elena Mascaro

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