Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:54 min.
Etichetta:Ravenheart Records
Distribuzione:Rock N Growl Management

Tracklist

  1. MASK MANOR
  2. CHAPTER 7
  3. MORNINGSTAR
  4. LILIUM
  5. SELENE
  6. FAREWELL
  7. HIDDEN LIES
  8. ALWAYS WITH YOU
  9. INTRODUCING THE MUSE
  10. YOUR MUSE
  11. THE SILENT OPERA

Line up

  • Lady Victoria: vocals
  • Marco Clari (Rain): guitars
  • Andrean Pin (Kabal): bass
  • Loris Volcizzi (Shadow): drums

Voto medio utenti

Opera metal, già nel nome – da non confondere con l’omonima band francese - questa band tutta italiana si presenta con Immortal Beauty. Già agli inizi della carriera sono costretti a fare i conti con i primi abbandoni: via voce e basso, e adesso l’arduo compito di sostituire Lady Victoria spetta ad Ambra Gerussi, pseudonimo “Aria”.
L’album, come spesso accade in questo genere, è infatti costruito sulle potenzialità vocali della cantante; stavolta incontriamo un soprano lirico di coloratura. Nel complesso il lavoro è riuscito bene e le parti strumentali non sono per nulla eclissate dal cantato che, anzi, si integra molto bene soprattutto con le chitarre su cui spesso poggia regolarmente. Sintetizzatori (indovinate?) modalità “organo” e arie fin troppo tristi e malinconiche.
“Mask manor” e “Chapter 7”, le prime tracce, destano subito curiosità introducendo un ritmo incalzante e ben ritmato; i Silent Opera hanno deciso di riproporre “Morning Star”, pezzo molto orecchiabile che sa di già sentito, e non solo perché tratto dal loro primo demo. Più apprezzabile “Lilium” (qui il video ufficiale), il vero connubio tra le diverse componenti della band.
Il miglior pezzo di Immortal Beauty è senza dubbio “Your Muse” con l’aggiunta di vocals al maschile, superflua invece l’intro che la precede.
Indovinata la scelta di introdurre parti in latino e in italiano (che rimandano, vagamente sia chiaro, a Puccini) in “Selene”.
Pienamente sufficiente, anche se ma manca qualcosa. Certo ora resta da vedere cosa Aria, la nuova cantante, riuscirà a fare (e speriamo faccia anche meglio di Lady Victoria) sulle tonalità di Immortal Beauty.

Un loro concerto dal vivo forse sarebbe un po’ noioso per i più. Magari seduti comodamente a teatro invece….
Recensione a cura di Salvatore Sanzio

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