Copertina 8

Info

Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. IMAGINATIVE MIND
  2. LEND ME A HAND
  3. EVIL FEELINGS
  4. 9 AM NEWS
  5. REDEMPTION OF SINS
  6. CAPTIVE
  7. GRIEF
  8. DIVERSITY
  9. INERTIA
  10. JOURNEY ENDS
  11. JOURNEY'S END

Line up

  • Chris Gatsos: guitars
  • John Ioannidis: keys
  • Akis Gavalas: drums
  • Aris Pirris: vocals
  • Apostolis Kaltsas: bass

Voto medio utenti

Chiusura d’anno con il botto per i greci Persona Non Grata, che escono per Massacre Records con un album in grado di proiettarli direttamente nel gotha europeo del progressive metal. I pregi di Quantum Leap sono molti: primo tra tutti quello di saper attingere quasi spudoratamente da band come Symphony X e Dream Theater (ma soprattutto i primi) riuscendo però a proporre qualcosa di abbastanza personale e riconoscibile. Appare fin troppo superfluo parlare delle capacità dei singoli: avete mai sentito band prog tecnicamente scarse? Bah, in realtà sì, avete ragione, quindi mi tocca citare una voce maestosa e tecnicamente da brividi e una chitarra solista splendida soprattutto nei momenti lenti. Se tutto ciò non dovesse bastarvi, aggiungeteci melodie accattivanti, produzione più che sufficiente, lunghezza dei brani non inutilmente dilatata e un nome (almeno secondo me) decisamente originale. Insomma, bravi. Certo, il confronto con dischi seminali di altre band prog metal dal nome altisonante non regge, ma ci troviamo di fronte a un prodotto in grado di incontrare i gusti di quasi tutti gli amanti del genere.

Tre perle su tutte: Lend Me A Hand, Captive e Journey’s End. Se vi piacciono queste spendeteci pure i soldi e non rimarrete delusi. In ogni caso dategli un ascolto approfondito, perché questi ragazzi hanno tutte le potenzialità per farsi voler bene. Sperando che qualche mese in più di maturazione gli consenta di agguantare anche i punti in più che possono aspirare ad ottenere, magari limando qua e là i pezzi meno efficaci dal punto di vista melodico, per quanto mi riguarda li promuovo comunque a pieni voti. Se non è da Top 10, quantomeno entra diretto nella Top 25 del 2011. E guardate che con un anno prepotente come quello appena passato non è da tutti.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 gen 2012 alle 11:45

Concordo pienamente. Questo album rappresenta davvero una bella ventata d'aria fresca in un genere inflazionato come il progressive power metal e può ritagliarsi il meritato spazio in una scena affollata come quella odierna. chi ama queste sonorità consiglio di procurarsi il nuovo disco degli Innosense intitolato "outcast)

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