Aria fresca. O come dicono sulle coste di California e Florida, "fresh air". Per fortuna nostra però i 1000 Degrees non arrivano da Miami ma da Genova, anche se le sonorità da loro proposte farebbero pensare il contrario.

I liguri sono al loro esordio sulla lunga distanza e con "Has Already Past" ci offrono un fulgido esempio di cosa sono in grado di fare: Hardcore melodico suonato a ritmi fulminanti, cambi di tempo e stacchi al limite della perfezione, tanta tecnica, canzoni ben scritte e ben interpretate a livello vocale e tanta, tanta buona volontà. Aggiungiamo anche un briciolo di pazzia e irriverenza che non guasta mai, soprattutto se parliamo di un gruppo di 20enni, e otteniamo il mix perfetto ed esplosivo che abbiamo per le mani.
Quasi 30 minuti di ottima musica, frenetica al punto giusto, aperti dal singolo "Orso Grigen", del quale possiamo apprezzare anche un buon video in calce. Canzone che è la summa di quanto scritto in precedenza, dove ogni aspetto positivo dei 1000 Degrees esce in tutta la sua freschezza e vivacità.
E il resto del disco non è da meno, in un'alternanza di canzoni più o meno seriose, senza mai abbassare la frequenza dei Bpm, che ricordano in più di un'occasione gruppi "grandi" del genere, quali Senses Fail, Hot Water Music e addirittura System of a Down, nella parte centrale della folle "Orango Dance".
La chiusura del disco spetta invece a "No Brain no Pain", che nella seconda parte muta forma e si trasforma in una specie di ballad acustica (ebbene si, acustica!) mostrando ancora una volta l'innegabile capacità camaleontica dei giovani genovesi.
Al già ricco bouquet di complimenti, aggiungiamo una produzione davvero eccellente e un booklet molto ben curato, con una copertina minimale nei contenuti ma a suo modo d'impatto.

L'Hardcore è vivo anche in Italia e "Has Already Past" dei 1000 Degrees ne è la testimonianza più limpida che possiate trovare in giro di questi tempi. Perchè Genova non avrà le spiagge di Malibu, ma se sforna un gruppo capace di un dischetto del genere a noi che ce frega?

Quoth the Raven, Nevermore..