A testimonianza che in Norvegia non vi sono solo misantropi che adorano il demonio, ecco a voi i "The Fallen Divine" che, dopo l'esordio "The Eternal Past and Future" dell'anno scorso, affidano la loro musica alle sapienti mani di Andy Laroque e si auto-producono il qui presente "The Binding Cycle".
La musica di questi cinque ragazzi può essere descritta come un incrocio tra progressive metal e death melodico di scuola Dark Tranquillity il tutto condito con stacchi acustici ed incursioni di pianoforte e tastiere che smorzano il riffing serrato delle chitarre. I The Fallen Divine si sforzano in tutti i modi di essere originali ed infarciscono i loro pezzi, ottimamente suonati, con continue variazioni ed umori diversi senza riuscire, tuttavia, a tenere alta la tensione fino alla fine. Intendiamoci, "The Binding Cycle" è un buon disco, con buone soluzioni ed una produzione ottima, ma manca di quel qualcosa che lo possa far emergere con decisione dalla massa.
Molto spesso ho provato noia durante l'ascolto, soprattutto per via della voce troppo monocorde, e mi è stato difficile arrivare alla fine del lavoro. Peccato perchè alcuni stacchi al limite del jazz e certe partiture folk sono interessanti e testimoniano, comunque, il potenziale, notevole, della band.
Sono certo che ai nostri gioverebbe molto indirizzare la loro musica verso un obiettivo preciso senza girarci troppo intorno facendo perdere di mordente ai loro brani.
Per adesso i The Fallen Divine rilasciano un lavoro discreto, ma credo possano fare di meglio.
Alla prossima.