Gli Oniera, da non confondere con i psycho-rockers Oneida, sono una formazione nata di recente nel nostro paese, ma con line-up piuttosto variegata. Motore del progetto è il polistrumentista greco F. Gougoumis, che da tempo risiede in Italia, il quale si è avvalso della collaborazione di navigati musicisti di casa ma anche di un veterano come O. Philipps, produttore e punto di forza dei tedeschi Everon. Per completare il collage europeo, l’album esce per la francese Musea, label specializzata nel genere progressivo.
Si tratta infatti di un’incursione nel prog-rock romantico di Genesis, Yes, Rush, ecc, fatto di brani densi e ricercati, melodie molto eleganti, atmosfere adulte di grande respiro e liriche poetiche, alle quali ha contribuito la scrittrice Giusi D’Angelico.
Album di buon livello, nel quale i musicisti hanno infuso la loro solida esperienza, sia per quanto riguarda gli episodi cantati che per i numerosi esercizi strumentali. In particolare, rifulgono le abbondanti tastiere ed il lavoro chitarristico del leader, elettrico ed acustico, che insieme costituiscono le trame dell’album, articolate ma senza eccessivi appesantimenti. Come migliori momenti, segnaliamo “Oneira” e “Running away” ottimi esempi di quel pomp-prog dai toni fiabeschi e magniloquenti nato negli anni ’70 e modernizzato in seguito da gruppi come Marillion, Ozric Tentacles, ecc; ed anche “Ichochromata” dove si afferma pienamente la preparazione tecnica di questa formazione.
Un disco che senza raggiungere traguardi particolari, può riservare piacevoli sorprese agli appassionati del prog-rock melodico.