Copertina 8

Info

Anno di uscita:1978
Durata:38 min.
Etichetta:Atlantic Records

Tracklist

  1. HOT BLOODED
  2. BLUE MORNING, BLUE DAY
  3. YOU'RE ALL I AM
  4. BACK WHERE YOU BELONG
  5. LOVE HAS TAKEN ITS TOLL
  6. DOUBLE VISION
  7. TRAMONTANE
  8. I HAVE WAITED SO LONG
  9. LONELY CHILDREN
  10. SPELLBINDER

Line up

  • Lou Gramm: vocals
  • Mick Jones: guitar, piano, vocals
  • Ian McDonald: guitars, keyboards, reeds, vocals
  • Al Greenwood: keyboards, synthesizer
  • Ed Gagliardi: bass, vocals
  • Dennis Elliott: drums

Voto medio utenti

In Italia i Foreigner sono stati senza dubbio il gruppo più radiofonico tra quelli dell'aor.
La band era un sofisticato meccanismo tra UK e USA, grazie a Mick Jones, ex Spooky Tooth, ed Ian Mac Donald, ex King Crimson, e dall'americano Ian Lloyd, ex vocalist degli Stories, che fu il primo cantante della band, ma il progetto non andò in porto e così si limitarono a suonare per il solista omonimo di Lloyd.
Dopo aver suonato per un certo periodo nella Laslie West Band, Jones suggerì di nuovo l'idea Foreigner a Mac Donald. Grazie a Kenny Aaronson, che aveva militato con Jones nella Laslie West Band, fu reclutato il tastierista Al Greenwood, il quale aveva suonato con Aaronson negli Storm. Infine Lou Gramm, proveniente dai Black Sheep, si unì al gruppo come nuovo vocalist. L'inglese Dennis Elliot fu il batterista prescelto e per riguadagnare l'equilibrio anglo-americano venne arruolato il bassista americano Ed Gagliardi.

Così assettati i Foreigner stampano il primo omonimo album, dove tra diversi spunti che faranno parte del loro celebre sound, si intravede ancora il feticcio blues, soprattutto nelle linee melodiche di Lou Gramm, in uno stile non molto lontano dai precedenti Black Sheep. Ma con questo Double Vision il sound dei Foreigner si fa più pulito e meglio focalizzato sul rock melodico rispetto il pur splendido debutto. È l'album della svolta per arrivare al pluridecorato '4'.
Si parte subito col botto di 'Hot Blooded', un hard rock deciso dove Lou fa la voce grossa ed il riff è irresistibile.
Blue Morning, Blue Day grazie ad un uso sapiente delle tastiere è un aor number di prima grandezza, e influenzerà gli Harem Scarem di Voice Of Reason.
Back Where You Belong è un'altra di quelle melodie perfette, con accenni stranamente westcostiani in apertura. Love Has Taken Its Toll è perfetta, bilanciata per il gusto per il riff hard rock e lo sviluppo armonico in progressione.
Poi c'è la title track che inocula altri ottani nel motore dei Foreigner grazie ad un altro riff vincente e hook liners che ne stemperano il vigore. I Have Waited So Long è la ballad di turno, un'altra volta giocata su sapori westcostiani mischiati ed elementi di pop inglese.
Chiude Spellbinder che è la cosa più vicina al classico debutto, con un Gramm da urlo per intonazione e carica interpretativa.

Double Vision è il disco che ha dischiuso la porte dell'fm aor ai Foreigner, prima del più duro Head Games e del successo completo di '4'.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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