Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:46 min.
Etichetta:Buil2Kill Records

Tracklist

  1. GOD IS EMPTY
  2. THE WRONG WAY
  3. BOOT SHAPED COUNTRY
  4. FREE OF CRY
  5. I FELL DISGUSTED
  6. THE HUMAN RACE
  7. REGRESSION
  8. NOBODY STOPS ME
  9. FINISHED
  10. FULGOR

Line up

  • Ale P.: bass
  • Rigel: drums
  • Loris: guitars
  • Jaiko: vocals
  • Niki: vocals

Voto medio utenti

Uhmmmm....

Non so.
Sono in bilico tra la delusione e l'entusiasmo, tra la felicità e la malinconia.
Un Graz più o meno ventenne conosce i Detestor in quel di Roma, più precisamente al vecchio Circolo degli Artisti sito vicino Piazza Vittorio, in uno show in cui la band ligure distrugge tutto, per furia e qualità; non ricordo più in compagnia di chi, forse Alligator, forse no, dovrei andare a ripescare il bootleg fatto al tempo, fattosta che torno a casa desideroso di avere tutto di loro!

Recupero il loro debut "In the Circle of Time" del 1995 e godo, tanto.
Entro nello staff di Metal Shock ed all'arrivo del loro secondo album intitolato "Red Sand" vorrei morire a causa dell'infelice svolta modernista/post metal che tanto andava di moda al tempo (sull'onda di quel cesso di "The Positive Pressure (Of Injustice)" degli Extrema che da un disco immenso erano passati a fare le copie povere dei Pantera); da allora un silenzio tombale è calato sui Detestor, almeno fino ad oggi, 14 anni dopo, momento in cui esce questo nuovo "Fulgor" di fronte al quale proprio non sapevo cosa aspettarmi.

Ed il risultato rimane un po' nel mezzo, tra la voglia di tornare a quegli anni, al passato, allo stile ed i riffs dello splendido "In the Circle of Time" e quello di mantenere comunque un'apertura, una luce sulla modernità, fatta di clean vocals sconvolgenti, che sanno tanto di Layne Staley degli Alice in Chains (prima band che mi è venuta in mente) e che, a mio modesto avviso, molto raramente si adeguano al sound della band, costituito da un death metal di stampo swedish con richiami cari a vecchi In Flames, At the Gates e Dark Tranquillity in primis.


Boh...il tutto mi ha lasciato decisamente l'amaro in bocca, sia perchè conscio del valore dei membri dei Detestor sia perchè incapace di comprendere questa reiterata scelta di inserire per forza elementi che non c'entrano nulla col sound della band, evidentemente la lezione di "Red Sand" non è bastata e questa è la cosa più triste.

Un vero peccato perchè poi brani come "Free to Cry" ti dimostrano che se tutto il disco si fosse tenuto su tali coordinate e qualità allora "Fulgor" sarebbe stato davvero un grandissimo ritorno per questa icona del metal tricolore; invece al momento è solo un disco in più, per carità godibile e ben suonato oltre che ben prodotto, ma che poteva e doveva dare di più, specialmente di fronte a tutti questi anni di assenza.

Speriamo nel prossimo passo.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.