Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:47 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. ANUBIS
  2. NO MERCY
  3. AFRAID TO DIE
  4. CLEARLY INSANE
  5. CYBERDOME
  6. TAKE ON THE WORLD
  7. MOTHER SHIPTON'S WORDS
  8. UNWELCOME GUEST
  9. LIFE IN A LONELY GRAVE
  10. WHEN THE SPIRIT RULES THE WORLD

Line up

  • Urban Breed: vocals
  • Christer 'Krunt' Andersson: guitars
  • Daniel Olsson: guitars
  • Anders Modd: bass
  • Peter Morén: drums

Voto medio utenti

Sono passati più di dieci anni dall'uscita di "Leaving The Past Behind”, il debut album degli svedesi Tad Morose, gruppo di grande valore, capace di regalarci ottimi dischi e un interessante prog-metal dalle tinte oscure, massiccio e imponente. Le coordinate stilistiche del gruppo sono cambiate lievemente con gli ultimi due lavori (“Undead” e “Matters of the Dark”), spostandosi su un Power Metal di stampo americano, fortemente ispirato a gruppi come Metal Church e Savatage, sempre ricco di atmosfere lugubri e aggressive. Questo nuovo “Modus Vivendi” prosegue il discorso musicale intrapreso dai due dischi precedenti, arricchendolo di nuovi, splendidi episodi. La trascinante opener “Anubis” è uno spaccato fedele della musica dei Tad Morose nel duemila: incedere roccioso, riff granitici, grande cura per arrangiamenti e cori, forti influenze arabe. “No Mercy” è dinamica e coinvolgente, e il singer Urban Breed la impreziosisce con linee vocali aggressive e di eccellente fattura, specialmente nel ritornello. Nella successiva “Afraid to Die” si avverte l'influenza dei Queensryche di “Operation: Mindcrime”, riletti in un'ottica più tetra. “Clearly Insane” è un altro terremoto metallico, il cui punto di forza è un chorus orecchiabile e un eccellente guitar-work di Christer 'Krunt' Andersson. “Cyberdome” scorre su ritmi più lenti, toccando atmosfere più dolci, in cui la voce di Breed si fa calda ed evocativa, mentre “Mother Shipton's Words” è un up-tempo veloce e potente, estremamente catchy nel ritornello. “Life in a Lonely Grave” è forse la canzone più bella di “Modus Vivendi”, in cui il singer Breed dimostra la sua notevole versatilità, passando con abilità da parti rilassate a linee vocali taglienti. Ogni episodio dell'album testimonia l'ottimo tasso di tecnica dei Tad Morose, un gruppo che dopo tanti anni riesce ancora a suonare fresco e originale. Ottimo lavoro!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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