Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. HERZSCHLAG
  3. UND DUNKELHEIT WIRD LICHT
  4. RETTE MICH
  5. PRALL UND KUGELRUND
  6. VERLORENE WELT
  7. HALT DIE FRESSE
  8. DIE STIMME TIEF IN MIR
  9. DIE HöLLE MUSS SCHöN SEIN
  10. KEIN PARADIES
  11. 20.000 FREUNDE (BONUS TRACK)

Line up

  • Felix Orschel : Vocals, Guitar
  • Locke Heylmann : Bass, Back Vocals
  • Andy Arnold : Guitar
  • Christian "Bogi" Bogert : Drums

Voto medio utenti

Dopo la stroncatura presa dal disco d’esordio dei tedeschi Unherz, ero a dir poco preoccupato. Visto che è passato solo un anno, e la sempre attenta Massacre ci presenta subito un secondo lavoro, non sapevo cosa aspettarmi. Beh, devo dire che è andata meglio dell’altra volta. Un po’. Non tantissimo, eh.

Gli Unherz sono un gruppo dedito ad un hard rock/heavy metal che a volte si traveste quasi da punk in certe sue accelerazioni “alla cieca”, e che è marchiato a fuoco dalla voce potente e rauca di Felix. La proposta musicale in questo “Herzschlag” ci regala una band a nostro parere in una sorta di marasma compositivo, indecisa se perseguire strade sicure e più ‘classic metal’, o tentare esperimenti più innovativi ma rischiosi, seppur sentiti più come la vera direzione del combo. La soluzione, almeno per questo secondo album, non arriva, e così “Herzschlag” ci si presenta come un coacervo di canzoni molto diverse tra di loro: dall’heavy metal classico dell’opener omonima, ad un brano lento e malinconico come “Die Hölle muss schön sein”, in cui il singer debutta con una piacevolissima voce femminile, dalle accelerazioni alcoliche di “Und Dunkelheit Wird Licht” a palesi cali di tensione come la fin troppo scolastica “Rette Mich”. La sarabanda sonora ha come effetto quello di disorientare un po’ le orecchie dell’ascoltatore, pur fornendo qua e là sprazzi di creatività messa a buon frutto, ma tutto questo di certo non basta a fare di “Herzschlag” l’album della svolta.

La volta scorsa bocciati, stavolta rimandati, magari alla prossima occasione gli Unherz riusciranno a prendere la promozione piena.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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