Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:67 min.
Etichetta:My Graveyard Production

Tracklist

  1. METAL MANIAC ATTACK
  2. WELCOME BACK (HEAVY METAL)
  3. BEFORE THE NIGHT
  4. NASTY SAVAGE
  5. NOSTALGIA
  6. THE ELECTRIC WIZARD
  7. APOCALYPTIC RIDE
  8. THRASHING MAD
  9. ALONG THE RAINBOW
  10. MEGAHERA

Line up

  • Mario Marras: vocals, guitars
  • Roberto Piu: drums
  • Antonio Borgesi: bass
  • Marco Cossu: guitars

Voto medio utenti

We're back here in this time like the phoenix
Rising to the sun
Come on with us
The Great Era, is back again.


Basta uno sguardo veloce al pacchetto di presentazione dei Megahera, monicker, copertina, ricco booklet e titoli delle canzoni per rendersi conto di cosa ci aspetta nei 67 minuti che compongono "Metal Maniac Attack": puro e fottuto thrash metal anni '80, magari con una spruzzatina di NWOBHM che non guasta mai.

Mario Marras, Roberto Piu, Antonio Borgesi e Marco Cossu
, questi i nomi dei 4 sardissimi componenti dei Megahera, pescano a piene mani e a pieni polmoni dal passato, proponendo allo stesso tempo una musica fresca e quantomani attuale, grazie soprattutto al lavoro di "svecchiamento" operato a livello di produzione.
E' un piacere tra l'altro notare come ultimamente saltino fuori diverse band che si propongono di restaurare un'egemonia dei tempi che furono, rispolverando sonorità ormai andate perdute nell'infimo del tempo, in maniera peraltro egregia. Musicalmente niente da dire, tutti se la cavano alla grandissima, con una menzione speciale per la puntualità e la precisione del batterista Roberto Piu, davvero in grande spolvero su ognuna delle 10 tracce dell'album.
Le canzoni viaggiano bene o male tutte sugli stessi binari, senza particolari cali di tensione o picchi, a parte nella conclusiva e omonima "Megahera", vero fulcro del disco, dove anche la prestazione a livello vocale di Mario Marras, fino a li onestamente non troppo convincente, si erge a livelli di eccellenza.

Questo dei Megahera è quindi più un tributo agli eroi del passato o un tentativo di creare un nuovo modo di intendere l'heavy/thrash, in chiave moderna? Difficile valutarlo con un solo disco tra le mani, in ogni caso la qualità generale delle composizioni, pur nella loro non eccessiva originalità, è ottima e i sardi non meritano certo di passare inosservati all'interno del panorama nazionale. Pollice su per i Megahera quindi, sperando che davvero la Great Era promozionata nella title track sia sulla via del ritorno!

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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