Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:57 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. BLACK HOLE OF SUMMER
  2. TO CROSS THE LAND
  3. CONSTELLATIONS
  4. BLOODLETTERS
  5. PATH OF TOTALITY
  6. VERMILLION
  7. PASSAGEWAYS
  8. SILENT WORLD
  9. COLD DARK EYES
  10. BLACK HEAVEN
  11. RED SHADOWS
  12. ANGEL OF DESTRUCTION

Line up

  • Mike Hill: Guitars / Vocals
  • Andrew Hernandez: Drums
  • Carson Daniel James: Bass

Voto medio utenti

Tutti questi annunci in pompa magna e celebrazioni preventive instillano sempre dentro di me più di un dubbio, sensazioni contrastanti, anche prevenzione se vogliamo, da una parte desiderio di ascoltare qualcosa di acclamato e quindi, verosimilmente, molto positivo, ma anche molto spesso timore di dover affrontare una delusione. E così è stato per gli americani Tombs, che giungono oggi al loro secondo album dopo il primo lavoro del 2009 intitolato "Winter Hours" e la semi-raccolta "Fear is the Weapon" dell'anno scorso.

Sarà per l'etichetta discografica (lodare ogni uscita della Relapse fa molto chic oggigiorno, quasi quanto la Southern Lord), sarà per la provenienza geografica (stesso discorso per le band statunitensi), sarà per la commistione che i Tombs effettuano tra black metal ed altre contaminazioni, quali lo sludge ed il noise, sta di fatto che a quanto pare questo "Path of Totality" doveva mostrare al mondo come si suona musica estrema e moderna nel 2011.

Invece alla luce dei fatti non è davvero così.
Innanzitutto va specificato immediatamente che rispetto all'esordio la componente meramente black metal è andata a farsi benedire, relegata in sottofondo (e spesso nemmeno quello...) a scapito dell'altra anima della band, e ciò che è peggio è che quando tale parte è presente sembra maldestramente incollata accanto e/o sopra a tutto il resto, mostrando un raffazzonamento davvero poco all'altezza per i nuovi salvatori del metal: come spesso succede in questi casi, quando si vuol fare il passo più lungo della gamba, peraltro senza avere ancora la necessaria esperienza e maturità, il risultato finale è un ibrido che funziona assai poco, che dimostra tanta tanta indecisione e spesso anche un po' di superbia, perchè miscelare in quel modo due caratteristiche così divergenti (esempio: le sfuriate black in blastbeat e le decelerazioni immobilistiche dello sludge) è un lavoro che va affinato in anni ed anni di avvicinamento, non certo dal primo al secondo album.

Così facendo il tutto suona oltremodo forzato ed appariscente (e la prova dei singoli membri della band non aiuta certamente a risollevare il giudizio globale), col risultato finale che "Path of Totality" è un disco di maniera, molto laccato in superficie ma inoffensivo nell'animo: ovviamente non mancheranno le lodi sperticate ma al momento la verità è che i Tombs viaggiano appena sulla sufficienza e soprattutto nell'indecisione della direzione musicale da prendere, rimanendo in un limbo che non è nè carne nè pesce.

Al momento sopravvalutati e trascurabili. E soprattutto decisamente NON black metal.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 set 2011 alle 14:02

ah bon, infatti nemmeno a me sono piaciuti pensavo di essere il solito snob

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