Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:My Graveyard Productions

Tracklist

  1. IN THE SHADOW OF THE CROSS
  2. I WANNA SEE FIRES
  3. MIDNIGHT WOLVES
  4. HANGED MAN
  5. AGAINST THE SUN
  6. NIGHT RAIN ON THE RUINS
  7. ONE THOUSAND NIGHTS
  8. METAL CITY ROCKERS
  9. RAINBOW IN THE NIGHT

Line up

  • Roberto Tiranti: vocals
  • Artan Selishta: guitar
  • Alex Graziano: guitar
  • Sergio Pagnacco: bass
  • Silvano Bottari: drums

Voto medio utenti

Ascoltare un disco dal vivo del quale, in qualche modo, si è stati parte “attiva” è sempre una bella sensazione (ricordo ancora quanto cercai il bootleg dei Queensryche relativo al loro concerto al Rolling Stone del ’90, per il tour di “Empire”, con il sottoscritto tra il pubblico!) e contribuisce a ravvivare le emozioni di quello spettacolo.
Ragione di più se il concerto in questione è la terza edizione del Play It Loud, un festival davvero emozionante, il cui ricordo è ancora nitidamente scolpito nella memoria, anche se il febbraio del 2009 (e non del 2008, come indicato sulla copertina del disco!) non è esattamente “dietro l’angolo”.
I Vanexa, poi, autori di questo “Metal city live”, catturato proprio durante quella favolosa giornata al Kememeo di Argelato (Bo), sono un importante pezzo di storia del metal italiano che vedeva riedificata la sua incredibile vitalità espressiva imperniandosi sulle colonne della storica sezione ritmica Pagnacco / Bottari, con il solido puntello di ben due “forze fresche” alle chitarre, Artan Selishta e Alex Graziano, e con il complemento della scintillante impalcatura vocale di Roberto Tiranti, che con la formazione savonese esordì a soli sedici anni (in “Against the sun”, come ricorda lui stesso durante la presentazione della stupenda “Midnight wolves”).
Inutile dire che, come del resto scrissi nel report relativo su queste stesse colonne, l’esibizione del gruppo fu pienamente soddisfacente, carica d’entusiasmo, d’impeto, di grinta e sensibilità, con Tiranti padrone assoluto della situazione (e della scena …), mentre è bene sottolineare che tali sentimenti arrivano piuttosto nitidi anche quando “surrogati” dalla registrazione su Cd, benché la resa sonora non sia brillantissima e non si possa apprezzare appieno l’istrionismo di un vocalist davvero esplosivo in quel frangente.
Oltre al fervore per un ritorno concretizzatosi a quindici anni dal loro ultimo disco e alla tecnica inappuntabile della band, quello che fa davvero la differenza è la forza di un repertorio straordinario, capace di solcare la discografia del gruppo senza flessioni, dalle cadenze vibranti di “In the shadow of the cross”, “I wanna see fires” e “Hanged man”, alle melodie appassionate di “Against the sun” e della commovente ballata“Night rain on the ruins”, dalle frenesie incalzanti di “Midnight wolves”, “One thousand nights” (“… per l’Italia uno dei primi esempi di speed-metal …”) e “Metal city rockers”, al riff catalizzante dell’irresistibile “Rainbow in the night” (cantata a gran voce dal pubblico … e ci sono anch’io tra loro … che bello!), nel segno di una continuità che, sebbene solo per tre studio-albums, racconta di una maturità compositiva ben sopra la media, di canzoni piene di energia e intensità e di una capacità artistica che, come purtroppo spesso accade, avrebbe meritato ben altri consensi e successi.
“Metal city live” è, dunque, un buon prodotto, che galvanizzerà i fans e meriterebbe d’interessare anche i neofiti, cui è bene ricordare il valore della storia del metal italico, ancora in grado di farsi rispettare anche nel nostro convulso terzo millennio.
A questo punto, però, a confermare ulteriormente quanto appena affermato e proprio “perché le cose buone tornano sempre, non solo quelle cattive” (come afferma il buon Tiranti “giustificando” questa reunion) mancherebbe solamente un nuovo lavoro d’inediti …
Recensione a cura di Marco Aimasso

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