Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2003
Durata:56 min.
Etichetta:Limb
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. FALL OF THE REICH
  2. LEGACY
  3. GUARDIAN
  4. SANDS OF TIME
  5. DESTINATION
  6. JOURNEY'S END
  7. COLLIDING WORLDS
  8. NO SANCTUARY
  9. BEYOND REALITY
  10. LADY OF THE LAKE

Line up

  • John Cavaliere: vocals
  • Steve Janevski: guitars
  • Hanny Mohamed: guitars
  • Mark Kelson: bass
  • Pavel Konvalinka: drums

Voto medio utenti

La sorpresa che non ti aspetti. I Black Majesty sono una delle nuove bands scoperte dalla Limb Music, etichetta che conferma di avere buon fiuto rilasciando il debutto della band australiana. "Sands Of Time" ci propone un Power Metal veloce e melodico mai chiuso in se stesso, con aperture più studiate e complesse affiancate ad un songwriting che si è evidentemente formato alla scuola di gruppi classici (come Queensryche, Iron Maiden, Helloween e Malmsteen) ma che ha assorbito anche molto della scena power odierna. Aiuta la presenze nelle proprie file di un ottimo singer, John Cavaliere, una voce calda ed espressiva che già da "Fall of the Reich" si colloca tra Jeff Scott Soto e Andrè Matos, ovviamente sul loro versante più power. Questo brano è un'ottima opener con un refrain trascinante ed ottimi assoli, che ben predispone all'ascolto del CD. Meno dirette le seguenti "Legacy" e "Guardian", caratterizzate da ottimi intrecci ritmici e da una maggior raffinatezza e melodia nella linee vocali. Queste coordinate vengono riprese e portate avanti da canzoni come "No Sanctuary" e sopratutto da "Beyond Reality", che si segnale per i cambi di tempo presenti e le orchestrazioni che si accompagnano alle chitarre. Non che i pezzi appena segnalati manchino di energia, comunque se ne volete una dose maggiore basta rivolgersi ad una canzone più immediata come "Sands of Time", dove le chitarre ed anche il cantato si rifanno ampiamente ai Maiden, mentre l'epicità nel coro ricorda maggiormente le nuove tendenze in campo power. Infine, una volta tanto trovo una ballad che non mi spinge immediatamente a premere il tasto "skip", e non solo perché si tratta della traccia conclusiva. "Lady of The Lake", è una ballad pianistica ma non eccessivamente sdolcinata, arricchita da un bel guitarsolo e un'ottima prova vocale. Assodato che John Cavaliere è la punta di diamante dei Black Majesty, non fa male ricordare anche gli altri musicisti coinvolti, a partire dalla ben assortita coppia di chitarristi Steve Janevski e Hanny Mohamed (quest'ultimo suona invece il basso nei Pegazus) e dalla sezione ritmica composta dal batterista Pavel Konvalinka e dal bassista Mark Kelson. Da segnalare infine come la presenza come guest di Danny Cecati (ex singer dei già citati Pegazus) e di Silvio Massaro, cantante dei Vanishing Point, altro gruppo interessante sotto contratto con la Limb Music. Il settore sarà pure inflazionato ma a mio parere i Black Majesty hanno quel qualcosina in più che potrebbe attirare la vostra attenzione. E questo a dispetto di una copertina alquanto banale.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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