Copertina 8

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2011
Durata:50 min.
Etichetta:WormHole Death

Tracklist

  1. CALLIOPE
  2. ELEMENTS DANCE
  3. NOBODY
  4. A STARLESS NIGHT
  5. REDEMPTION I - RAINY
  6. REDEMPTION II - REFLECTION
  7. REDEMPTION III - FAR AWAY
  8. EMBRACE
  9. JOURNEY
  10. BACK TO THE HELL
  11. THIS FUNNY DANGEROUS GAME
  12. MY BITTER TALE

Line up

  • Giulia Stefani: vocals
  • Mauro Paganelli: guitars, programming
  • Paul Raimondi: guitars, programming
  • Fagio: bass, programming
  • Simon Carminati: drums

Voto medio utenti

Vi ricordate dei Ravenscry? No? Male! Ve ne parlai ormai due anni addietro, in occasione dell’uscita del loro primo EP, che si annunciava come gustosa anteprima del debut full length. Bene, i ragazzi ci avranno pure messo due anni, ma il risultato merita, eccome.

One Way Out”, infatti, non è altro che lo sviluppo ed il completamento del precedente mini-lavoro, laddove le songs dell’EP vengono qui accompagnate da un’altra manciata, per un lavoro a dir poco interessante. Partiamo dalla produzione, molto moderna e chirurgica; la cura nei suoni permette alle chitarre basse e cazzutissime di Mauro e Paul di venir fuori alla grande, su un tappeto ritmico potente e convincente. La ciliegina sulla torta, anche questa volta, la sempre interessante voce di Giulia, che ancora mi ricorda Skin degli Skunk Anansie, magari ‘incrociata’ con la Cristina ‘Lacuna Coil’ Scabbia. Anche il sound della band, e credo di non scoprire niente di nuovo, è fortemente debitore verso i Lacuna. Eppure, in una maniera sottile ed inafferrabile, il sound dei Ravenscry riesce ad essere originale, preso com’è da attacchi di malinconia (“Elements Dance”, “My Bitter Tale”, la variegata "A Starless Night") che ben fanno da contraltare alle sfuriate metalliche di brani belli e convincenti sin dal primo ascolto, come “Embrace”, “Nobody”, l’opener “Calliope”.

Non vi starò a raccontare la storiella della band al debutto, che sforna subito il capolavoro; questo album paga il doveroso e giusto tributo al gothic metal, ed alle bands succitate. Ciò non toglie che, in mezzo ad un mare di bands/clone, i Ravenscry si lascino ascoltare con piacere, e quando mi accorgo che il piedino mi si muove, a tempo con la musica, un leggero sorriso mi increspa il viso. Buona la prima.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
1 Way out

Non voto il disco perchè non l'ho sentito per intero, ma solo alcuni pezzi (direi scialbi ...). La Stefani è ridicola. anzi, una stronza! (che musicalmente ha "toppato" sia con l'E.P. che con questo primo album)....che ho trovato molto freddo,pessimo...noioso....tuttavia ho avuto la possibilità di riascoltarlo ed e' davvero grandioso.Io in ogni caso credo che almeno il 6 se lo meriti !Ci sono tracce che sono assai gradevoli

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 giu 2011 alle 14:54

Bwahahah, il mondo ci invidia!

Inserito il 09 giu 2011 alle 14:27

Eh, Marino-Perlini, la coppia più copiata dell'universo!

Inserito il 09 giu 2011 alle 09:07

Stesso voto che gli avrei dato io, decisamente d'accordissimo. Un encomio speciale alla suite e a Embrace..

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