Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2003
Durata:44 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. FALLEN STAR
  2. HEROES OF OUR LANDS
  3. DANGER
  4. UNTIL THE END OF TIME
  5. SAVE ME
  6. CRUEL CIRCLE
  7. TWO AGAINST MANY
  8. AFTER MIDNIGHT
  9. BY YOUR SIDE

Line up

  • Joakim Olsson: vocals
  • Chrille Andersson: guitar, keyboard
  • Daniel Andersson: bass
  • Rille Svensson: guitar
  • Jocke Unger: drums

Voto medio utenti

Nessun ripensamento per i Supreme Majesty, che non si lasciano incantare dalle "sirene" di un Power Metal tutto cori, spadoni e draghi, infatti, "Danger" li vede nuovamente muoversi in territori che appartenevano a gruppi come Europe o Def Leppard ed in grado di passare da melodie alla Bon Jovi ad un power più canonico alla Stratovarius. Di proprio i Supreme Majesty ci mettono una buona dose di sano e robusto metal ed una prestazione individuale sopra le righe, sopratutto quella del cantante Joakim Olsson. Chi ha saputo apprezzare "Tales of a Tragic Kingdom" non potrà non apprezzare il loro comeback. Nel nuovo album la componente melodica è stata accentuata, grazie anche ad una maggior resa delle tastiere. Questo non vuol dire che io vada pazzo per due ballads come "Until The End Of Time" (sin troppo melodica e con delle chitarre "sanremesi") che mi ricorda le gli Stratovarius più lagnosi o la conclusiva "By Your Side". Sono i pezzi come "Save Me", "Heroes Of Our Lands" (che ricordano i Sonata Arctica) o "Fallen Star" e "Two Against Many", quelli che preferisco ascoltare, canzoni che uniscono appeal commerciale ad una buona dose di energia. Stuzzicanti anche "Danger", con quell'andamento ammiccante da brano AOR, e "After Midnight", dove sembrano fare capolino i Van Halen. Di notevole spessore anche "Cruel Circle", dove è da rimarcare il lavoro delle chitarre, in evidenza sin dall'intro e che dominano poi la scena nella lunga parte strumentale. Il tutto è stato manipolato in studio da Fredrik Nordström, quindi i risultati sono assicurati, ed anche a livello grafico gli svedesi si distinguono nuovamente dai soliti cliché, grazie alla copertina realizzata da un Niklas Sundin (chitarrista dei Dark Tranquillity) sempre più bravo anche in questo campo. Dopo un scintillante debutto quale era stato un paio di anni fa "Tales of a Tragic Kingdom", in realtà mi aspettavo qualcosina in più dai Supreme Majesty, ad ogni modo il loro nuovo album resta un ascolto piacevole e magari anche un "pericolo" per gli intransigenti metallari che hanno sempre rinnegato "The Final Countdowm": ora potrebbero addirittura sbottare che tutto sommato...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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