Copertina 6,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:Listenable Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. NO PARAGON OF VIRTUE
  2. THE WORLD WON'T HOLD YOUR HAND
  3. A MATTER OF CONVENIENCE
  4. SILENCE PLEASE
  5. ZOMBIE
  6. PRETTY WITH EFFECTS
  7. WHAT LIES BEFORE YOU
  8. SIRENS
  9. THE EYES THAT LIE
  10. THE CORRUPTION OF MERCY

Line up

  • Sarah Jezebel Deva: vocals
  • Ken Newman: guitars
  • Dave Pybus: bass
  • Max Blunos: drums
  • Foul: keyboards

Voto medio utenti

Sarah Jezebel Deva è una cantante inglese che vanta una carriera illustre come corista per diverse formazioni estreme che nel panorama Heavy Metal hanno riscosso un buon successo, su tutti i Cradle Of Filth. Negli ultimi tre anni la giunonica singer albionica ha deciso di dare il via anche alla sua attività solista ed è proprio per questo che ci troviamo qui ad analizzare The Corruption Of Mercy, il suo secondo disco, e sicuramente migliore del primo. Il genere suonato è una sorta di Gothic Metal estremo, e mi riferisco a certe ritmiche molto vicine ai blast beat, o per meglio dire molto vicine a quello che proponeva con i Cradle Of Filth. Una volta passata la prima traccia intitolata No Paragon Of Virtue bisogna ammettere che il ventaglio delle influenze stilistiche si apre, dando spazio a soluzioni più ariose e in certi momenti dal piglio Rock, la cover di Zombie (The Cramberries) non è affatto casuale. Malgrado un sound corposo e di impatto l'elemento e la caratteristica principale di questo nuovo album sono le tastiere (senza nulla togliere alla voce operistica di Sarah): onnipresenti, ampollose, sinfoniche, drammatiche, melodiche, zuccherose, oscure... insomma sono il substrato (e la sovrastruttura) su cui Sarah Jezebel Deva ha deciso di impostare la propria visione della musica. Tutto questo è molto affascinante e in canzoni come A Matter Of Convenience e The World Won't Hold Your Hand sembra poter dare un buon contributo alla causa, ma quando agiscono nell'insieme appesantiscono un disco che già di per se rischia di essere tronfio e pacchiano. Ci sono molti clichè del più canonico Gothic Metal all'interno di questo secondo episodio, ma hanno un qualcosa di catchy e immediato, ecco perchè un disco come The Corruption Of Mercy troverà un buon feedback, soprattutto nei settori più vicini ai Cradle Of Filth, ai The Kovenant, a Mortiis e via discorrendo, insomma nelle band dove la voce di Sarah è stata immortala per sempre. Consiglio questo cd a tutti gli amanti del più classico e operistico Gothic Metal, a tutti gli altri credo che non dirà assolutamente nulla, almeno dal terzo ascolto in poi.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.