Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2003
Durata:43 min.
Etichetta:Golden Lake

Tracklist

  1. PARADISE LOST
  2. VALHOLL
  3. SHUB-NIGGURATH
  4. BEYOND THE LANDSCAPE
  5. THE DAWN
  6. THE THING THE SLEEP IN THE ABYSS
  7. LANDSCAPE
  8. LA LAMA (THE BLADE)
  9. A CLOSED ROOM

Line up

  • Federico Capellaro: vocals
  • Giorgio Mula: guitars
  • Luigi Bertolotto: bass
  • Alessandro Bruti: guitars
  • Riccardo Anzaldi: batteria

Voto medio utenti

Ah gli Advent... quanto amo questo gruppo! Mi ricordo ancora l'esaltazione che provai dopo la recensione del primo demo, e l'impaziente attesa del secondo. Entrambi mostravano il ritratto di una band già matura, pronta a firmare il meritato contratto con l'etichetta che li avrebbe condotti verso il debut album. Come succede di solito i pezzi grossi finiscono sempre all'estero, e così è andata anche questa volta: gli Advent si sono accasati per una label scozzese, tale Golden Lake Productions, che ha scommesso su di loro e che secondo me ha fatto un vero affare a metterli sotto contratto. "The Dawn" risulta nettamente diviso in due parti: la prima altro non è che la riedizione del loro secondo demo "Valholl", mentre la seconda contiene i pezzi nuovi. In mezzo e alla fine il gruppo ha inserito come stacco e conclusione due brevi tracce strumentali composte e suonate da tal Nicola Pannofino, entrato quindi anche lui a diritto nella realizzazione di quest'opera. L'opener "Paradise Lost", "Valholl" e "Shub-Niggurath" mi hanno confermato le stesse impressioni che avevo raccolto un anno fa: pezzi potenti, molto variegati, che alternano fasi veloci e furiose con intermezzi melodici in cui lo screaming di Federico si trasforma in un canto alla Vintersorg. Ottimi riff al limite del thrash e il solito puntuale drumming di Riccardo completano il panorama del gruppo torinese. Delle tre, la migliore traccia è sicuramente "Valholl", finora la composizione più riuscita degli Advent! Mi risulta addirittura che sia cantata in una lingua nordica, forse islandese o eschimese, ma non sono riuscito a trovare altre informazioni. Il primo nuovo pezzo (escludendo la strumentale) è la title-track, che ha l'onore e l'onere di presentarci la nuova veste del gruppo. Noto con disappunto che quel fastidioso growling è ancora lì, ma fortunatamente appare in modo sporadico, contrastato come al solito dall'ottimo screaming e dalla voce pulita di Federico. Musicalmente siamo vicini a "Valholl": forse le chitarre sono diventate ancora più potenti, come testimonia "The Thing That Sleep In The Abyss", ma la band non ha perso quella voglia di esplorare e sperimentare spingendo i brani verso soluzioni sempre più inedite e interessanti. Come il cantato in italiano di "La Lama". Azzardo un'ipotesi: il prossimo sarà l'album che farà fare il botto agli Advent. Questo, contenente anche il secondo demo, e una canzone tratta addirittura dal primo ("Landscape"), risulta un pò troppo frammentato nella sua unità. Ma sono sicuro che il successore di "The Dawn" sarà un capolavoro. Ancora complimenti, ragazzi!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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