Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2010
Durata:48 min.
Etichetta:Metalodic Records

Tracklist

  1. OMEN
  2. GHOSTS OF THE PAST
  3. POWER OF THE MIND
  4. CHARMING DECEIVER
  5. HEAVENLY HELL
  6. A GENIUS WHO BELIEVES
  7. THE KEY
  8. THE DESERT FOX

Line up

  • Alexis Woodbury: vocals and guitars
  • Jean-Christophe Binette: guitars
  • Alexandre Paquin: bass
  • Francis Ducharme: drums

Voto medio utenti

Un intro à-la-Pinnella, lieve come neve, ci introduce al mondo onirico e spettrale degli Instanzia, combo canadese, precisamente del Quebec, alla sua prima release discografica. E ve lo anticipo, quello che sfornano i 4 è decisamente un ottimo disco, forse un po’ manieristico e scolastico [cit.] ma di assoluto valore.

Partiamo come già detto con un pianoforte, incipit di “Omen”, strumentale che apre come meglio non si potrebbe l’album, accompagnandoci per mano al primo incontro con i fantasmi, che con le loro voci ci abbandonano all’ascolto di “Ghosts of the Past”, prima canzone del gruppo a farsi conoscere al grande pubblico nel Giugno dello scorso anno, compresa di video. E che canzone! A parere di chi scrive la seconda migliore del disco (per la palma della migliore dovremo attendere la fine..ma sarà un’attesa ben ripagata), esempio chiaro e cristallino di un power metal “moderno”, che attinge dal prog, con una buona spruzzata symphonic che non guasta mai. Buona qui la prestazione, come d’altra parte su tutto il disco, del cantante Alexis Woodbury, che non mostra un range vastissimo ma si mantiene su livelli medi, senza strafare, fornendo una prestazione dignitosa. Proseguendo nell’ascolto, la sensazione generale che ci accompagna è di richiamo ai Serenity e ai nostrani Secret Sphere, i primi per la voce e le tastiere, i secondi per una sezione ritmica sempre impostata sulla velocità, anche quando magari i toni farebbero meglio a smorzarsi un po’. Niente di grave comunque, canzoni come "Heavenly Hell", “A Genius who Believes” e “Power of the Mind” (in quest'ultima i richiami ai Sonata Arctica di “The Days of Grays” sono evidenti) mantengono decisamente alto il livello del disco, a fronte di episodi leggermente meno riusciti come “The Key”. Ma è con la finale “The Desert Fox” che la qualità dell’album impenna decisamente: 11 minuti di epic-power incentrati sulla figura di Erwin Rommel, la “Volpe del Deserto”, figura controversa ma storicamente fondamentale per l’ascesa e il crollo del Nazismo, la cui epopea ci viene narrata con perizia di particolari in questa lunga canzone. Tornando ai Serenity, dato il loro ultimo album caratterizzato da canzoni riguardanti la vita di rilevanti personaggi storici, questa perla non avrebbe certo sfigurato e sarebbe stata quantomeno adatta. Ma qui parliamo degli Instanzia e “The Desert Fox” è il modo migliore di chiudere un album di debutto decisamente riuscito. In coda alla canzone, ancora le tastiere ci ri-accompagnano verso il mondo reale, lasciandoci forse un velo di malinconia..d’altronde a chi non piacciono le storie di fantasmi?

Da citare anche la copertina disegnata da Jean Pascal Fournier, già conosciuto in ambito power per aver disegnato, tra le altre, cover per Edguy, Avantasia e Heavenly.

“Sometimes the heroes of our tales become part of our lives”.. e chissà che per qualcuno questi Instanzia non possano diventare in futuro gli eroi di storie fantastiche.
Se riusciranno a caratterizzarsi maggiormente, e magari a trovare una label più importante, aspettiamoci un album da sophomore coi controfiocchi. Per quanto abbiamo tra le mani finora, consigliatissimi!
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini
Wow

Fortunatamente il buon power non è ancora morto!

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 apr 2011 alle 16:14

Ottimo album! Finalmente del power metal proposto, non dai soliti noti, che si puo' ascoltare!

Inserito il 21 apr 2011 alle 20:08

Ooooooh la, mi fa piacere di non essere l'unico a conoscerli :D

Inserito il 21 apr 2011 alle 19:35

uno dei migliori album power degli ultimi anni!

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