Copertina 8

Info

Anno di uscita:2011
Durata:53 min.
Etichetta:Black Widow Records
Distribuzione:Masterpiece Distribuzioni

Tracklist

  1. COMPAGNI DI BAAL (OVERTURE)
  2. DIOGENE
  3. DIVORATORI DELLA NOTTE
  4. BALLATA PER LILIANA
  5. L'OSCURA PERSECUZIONE
  6. COSMOCHRONOS
  7. SOGNI DI DOMINIO
  8. LA CADUTA DEL CONTE ST. GERMAIN
  9. TUTTI I COLORI DEL BUIO
  10. SNOWBLIND (BLACK SABBATH COVER)

Line up

  • Giovanni Cardellino: vocals
  • Andrea Cardellino: guitars
  • Oleg Smirnoff: keyboards/organ
  • Fabian Oliver: bass
  • Dario Petrelli: drums
  • Giusy Cardellino: vocals

Voto medio utenti

Per molto tempo ho temuto il peggio, ho avuto paura che l'impero si fosse disciolto su se stesso, che quell' omonimo esordio uscito nel lontano 2005 sarebbe stato un lapsus freudiano della scena italiana. Evidentemente non è così ed eccoci qui per analizzare e parlare de I Compagni Di Baal, il nuovo album targato L'Impero Delle Ombre. Il concept su cui ruota tutto il cd è estremamente interessante e si rifà a una serie televisiva di origine francese uscita decenni fa, un vero e proprio oggetto di culto, tra esoterismo, sette segrete e un alone mistico che rivive con fascino morboso anche in questo nuovo album. L'Impero Delle Ombre suona un genere musicale che per sua stessa natura non è facilmente definibile essendo Progressivo nel suo Dna. Ingloba influenze stilistiche che provengono dal più classico Progressive Rock di marca italiana, quello degli irripetibili anni 70 e posso citare i Biglietto Per L'Inferno, Balletto Di Bronzo, Goblin, Jacula (e chissà quanti altri). Non sono da meno anche le varianti Doom/Rock/Metal che vanno ad irrobustire la base di canzoni ispirate e fantasiose, arcane e oscure al tempo stesso. Questo nuovo disco è il classico esempio di musica suonata con il cuore, con l'istinto, andando oltre le canoniche regole del mercato musicale. Non venderà tantissimo ma in compenso saprà soddisfare le esigenze del pubblico più attento ai dettagli e desideroso di un qualcosa che possa resistere alla prova del tempo. I momenti di maggiore interesse (per il mio punto di vista) risiedono in Diogene, Divoratori Della Notte, Ballata Per Liliana, ma anche Sogni Di Dominio e la devastante cover dei Black Sabbath, omaggiati con Snowblind, vero e proprio pezzo da 90, in tutti i sensi. Il cerchio si chiude in bellezza con un artwork dal gusto genuinamente retrò, un fattore che non si limita soltanto alla grafica, anzi, finisce per invadere tutto l'immaginario de L'Impero Delle Ombre, un gruppo che viaggia sospeso nell'aria tra passato e presente, ma con ampie prospettive future. Speriamo non servano altri sette anni per un nuovo disco.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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