Copertina 2,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:44 min.
Etichetta:Season Of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ACID BATH VAMPIRE
  2. YOU'RE DYING TO BE WITH ME
  3. FATAL FOOT FETISH
  4. THE HILLSIDE STRANGLERS
  5. DORTHEA'S DEAD FOLKS HOME
  6. THE ICEMAN
  7. POISON
  8. WEREWOLF OF BEDBURG
  9. MORBID MINISTER
  10. THE WUSTENFELD MAN EATER
  11. DIARY OF A TORTURE
  12. JACK THE RIPPER
  13. FRITZ HAARMAN DER METZGER

Line up

  • Corporate Death: vocals, guitars
  • Nefarious: bass, vocals
  • Dennis "The Menace": drums

Voto medio utenti

I Macabre sono una band di Chicago attiva da circa una quindicina d’anni, suonano Murder Metal e hanno una passione sfrenata per i Serial Killers e le novelle dell'orrore, soprattutto quelle condite di budella e frattaglie. Bene direte voi. In effetti, anch'io dico bene, anzi benissimo, perfetto. INVECE UN CAZZO!!! Tre deficienti (uno si chiama addirittura Dennis La Minaccia!), di solito dediti a sparare agli scoiattoli con i loro fucili ad aria compressa, che hanno messo insieme un'accozzaglia di cagate belle e buone spacciandole per musica estrema, secondo loro condita d’ironia, ma in realtà demenziale, laddove per demenziale s’intende non la pungente satira ed il cattivo gusto anticonformista e politicamente scorretto che potevano essere propri di bands come Anal Cunt o Gwar, bensì la demenzialità frutto dell'incapacità, della demenza e della coglionaggine. Ma possibile che per partorire una cagata simile abbiamo bisogno di tre coglioni di Chicago? Non ci bastano tutti quelli che ci sono in Italia? O in Europa? Ma poi cosa sarebbe questo Murder Metal di cui da anni si fregiano e vantano? Immaginate accordi elementari che ogni tanto si fanno un pochetto veloci, qualche filastrocca da decerebrato, una voce degna di uno stitico con l'asma ed il gioco è fatto. Non sarà certo qualche buon assolo heavy qua e la a salvare questi tre mongoloidi dalla loro stupidità e incapacità. Che poi fanno ridere con quelle trovate che vorrebbero risultare ad effetto ma che, non solo sono già sentite, ma non hanno alcun senso se non quello di voler far credere all'ascoltatore, ma senza riuscirci, di trovarsi di fronte ad una band fuori dagli schemi. Pensate che sono così originali che la conclusiva track, lunga ben dodici minuti, si apre con il rumore dello scrosciare della pioggia e dei tuoni (visto già dalle parti degli Slayer e su "Revelation XIII" dei Disgorge per dirne qualcuno) e del ronzare delle mosche su qualche cadavere (già visto dalle parti degli Origin sul loro ultimo disco) e via dicendo con tanto di cornacchia campionata che gracchia in continuazione. Se questo disco è stato stampato per farmi girare le palle allora faccio un applauso ai Macabre ed è con vero piacere che li mando affanculo per direttissima. E pensare che il precedente "Dahmer" mi piaciucchiava, non foss'altro per il concept sul buon caro vecchio e compianto Jeffrey... Dite che sono a corto di "humour"? Ma andate affanculo anche voi!
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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