Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1988
Durata:39 min.
Etichetta:Roadrunner Records

Tracklist

  1. REPLICANT
  2. DIGITAL DICTATOR
  3. MINUTE TO KILL
  4. TOWNS ON FIRE
  5. LADY TOOK A CHANCE
  6. WORLDS AND MACHINES
  7. THE CREST
  8. R.L.H.
  9. CONDEMNED
  10. OUT OF THE SHADOWS

Line up

  • Carl Albert: vocals
  • Geoff Thorpe: guitars
  • Mark McGhee: guitars
  • Dave Starr: bass
  • Larry Howe: drums

Voto medio utenti

I Vicious Rumors sono uno di quei gruppi che non hanno mai avuto il successo meritato. La sorte non ha mai arriso particolarmente al gruppo americano, facendogli perdere un vocalist talentuoso come Carl Albert nel 1995, in seguito a un tragico incidente stradale. Eppure, i Vicious Rumors si sono distinti negli anni per album splendidi (specie quando erano capitanati da Albert), che hanno contribuito a definire l'US Power Metal in maniera decisiva.

Il primo album veramente importante della loro carriera è questo "Digital Dictator", che è anche il primo con Albert alla voce.
L'album è aperto dall'intro strumentale "Replicant", sorta di "Hellion" (intro di "Electric Eye" dei Judas Priest, per chi venisse da Marte) in salsa americana, che dopo circa un minuto lascia spazio alla title track, pezzo dominato dalla batteria di Larry Howe capace di creare un groove pazzesco. Carl Albert è concentrato sui registri medio alti, più attento a interpretare che a mostrare le sue capacità vocali, i soli di McGee e Thorpe sono sopraffini. Un ottimo inizio, seguito da quella scheggia impazzita che risponde al nome di "Minute to Kill", con un Carl Albert sugli scudi. Altro peculiarità dei Vicious Rumors che viene fuori con gli ascolti, è l'importanza dei cori, con i membri del gruppo spesso impegnati in shout vocals di grande effetto ("MINUTE TO KILL!") che vanno a intrecciarsi con la voce di Carl. A metà disco troviamo i pezzi più articolati e ambiziosi, "Lady Took A Chance" e "World and Machines". La prima parte con un assolo da urlo ed è un mid-tempo con una marcataa propensione all'hard rock; ancora una volta in bella evidenza sia la voce di Carl che i cori. La seconda predilige un classico avvio arpeggiato, ma evolve subito in una cavalcato dal gusto quasi progressive; per il sottoscritto si tratta del picco qualitativo dell'intero lavoro. Un brano che sa mettere in bella mostra tutti gli aspetti del sound della band americana: la velocità, la tecnica, il gusto melodico e la capacità di scrivere chorus e linee vocali di grande presa.
Dopo le buone "The Crest" e "RLH" la chiusura dell'album è affidata a "Condemned" e "Out of the Shadows". La prima è un mid tempo molto melodico con influenze maideniane, dove l'interpretazione di Carl Albert fa la differenza. La seconda è più sostenuta, aperta da un Larry Howe in grande spolvero, e possiede una dei migliori chorus del disco. Il pezzo è inoltre chiuso da un'outro caratterizzata da una base mandata al contrario con una voce effettata sopra: che si tratti del Digital Dictator del titolo?
Non lo so, ma una cosa è certa: questo è il miglior album dei Vicious Rumor (un gradino sopra a "Welcome to the Ball"), uno dei migliori album di US Power Metal e uno dei migliori album degli anni '80, in America come nel mondo. Se non lo avete ancora ascoltato non attendete oltre, in questo disco c'è della grandissima musica.

A cura di Marco "Pasko" Pascucci
Recensione a cura di Ghost Writer

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 nov 2014 alle 11:54

Minute to Kill la ascolto tipo tutte le settimane, messa in mega-compilation da macchina da diverse ore di durata, assieme a roba proveniente da Unstoppable Force, The Human Factor, Know Your Enemy... o di "gruppetti" come Liege Lord, Armored Saint, Meliah Rage, Helstar... segnato tutto? Magari vi viene uno spunto ulteriore per continuare a produrre ottime rece ;) Bravi ragazzi \m/ Mi nomini Liege Lord e Armored Saint e sono già in lacrime:-)

Inserito il 07 nov 2014 alle 11:50

Minute to Kill la ascolto tipo tutte le settimane, messa in mega-compilation da macchina da diverse ore di durata, assieme a roba proveniente da Unstoppable Force, The Human Factor, Know Your Enemy... o di "gruppetti" come Liege Lord, Armored Saint, Meliah Rage, Helstar... segnato tutto? Magari vi viene uno spunto ulteriore per continuare a produrre ottime rece ;) Bravi ragazzi \m/

Inserito il 07 nov 2014 alle 11:13

Vedere il "blu elettrico" di questo disco è sempre una grande emozione. Bravo Pasko. Per me Welcome to the Ball è almeno sullo stesso piano di questo.

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