Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:46 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. THE PRICE
  2. HATE IS MY FUEL
  3. ARMAGEDDONIZER
  4. DEVIL'S ADVOCATE
  5. DAY OF RECKONING
  6. SORCERER OF BLACK MAGIC
  7. MISFIT
  8. THE DEMON IS GOD
  9. CHURCH OF DISGUST
  10. DESTROYER OR CREATOR
  11. SHEEP OF THE REGIME
  12. STAND UP AND SHOUT (LIMITED EDITION BONUS TRACK)

Line up

  • Marcel "Schmier" Schirmer: bass, vocals
  • Mike Sifringer: guitars
  • Vaaver: drums

Voto medio utenti

Il mio ultimo contatto con i Destruction si era verificato in occasione del live "The Curse of the Antichrist - Live in Agony", mentre il primo, lo ricordo ancora bene, assieme all'amico Stonerman con il quale mi contesi una copia dell'allora appena uscito "Sentence of Death"… eppure a sentire il loro nuovo album, "Day of Reckoning", non sembra proprio che da quel giorno siano passati ben 27 anni.
Chi ne ha seguito il percorso musicale, sa che nel corso degli anni '90 hanno potuto tirare un po' il fiato, tuttavia dopo il loro rientro in grande stile con "All Hell Breaks Loose", i Destruction, nuovamente con al timone i due leader storici Marcel "Schmier" Schirmer e Mike Sifringer, hanno ripreso la loro devastante avanzata sotto le insegne del Thrash Metal DOC & IGP.

I riff pesanti e zanzarosi di brani come "The Price" e "Devil’s Advocate", o le vocals abrasive ed incazzate di Schmier rimandano direttamente ai primissimi passi della band, a lavori come "Infernal Overkill" o "Eternal Devastation", e solo la resa sonora, potente ed affilata, ci ricorda che ormai siamo nella seconda decade del nuovo millennio.
Già, "Day Of Reckoning" non lascia spazio a chissà quali novità, e per indicarne una non resta che segnalare che al fianco di Schirmer e Sifringer, si è aggiunto un nuovo drummer: Wawrzyniec "Vaaver" Dramowicz, proveniente dai Lunatic Soul.
Micidiale il tiro della titletrack, instradata dal guitarwork di Sifringer, e se "Sorcerer of Black Magic" ha un feeling spiccatamente ottantiano, quello di "The Demon is God" si rivela nervoso e schizofrenico. Nessuna pietà nemmeno da parte di "Church of Disgust", un breve accenno di preghiera (dal "Pater Noster") messo subito a tacere da una scheggia di selvaggio e frontale Thrash Metal.

Rispetto ai Kreator ed ai Sodom, con i quali nei primi anni '80 avevano dato vita alla Sacra Trimurti del Thrash Metal tedesco, i Destruction sono la formazione che è rimasta maggiormente legata alle proprie origini.
Che sia coerenza, immobilismo o mancanza di fantasia, è comunque innegabile come anche con "Day Of Reckoning" i Destruction restino ben riconoscibili e non smentiscano la propria fama.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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