Project Hate MCMXCIX, The - Bleeding The New Apocalypse (Cum Victriciis In Manibus Armis)

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:65 min.
Etichetta:Season Of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IESUS NAZARENUS, SERVUS MEI
  2. THEY SHELL ALL BE WITNESS
  3. A REVELATION OF DESECRATED HEAVENS
  4. SUMMONING MAJESTIC WAR
  5. THE SERPENT CROWNING RITUAL
  6. BRING FORTH PURGATORY

Line up

  • Lord K: guitar/bass/keyboards/synth
  • Jörgen Sandström: vocals
  • Anders Bertilsson: guitar
  • Ruby Roque: vocals
  • Tobias Gustafsson: drums

Voto medio utenti

Puntuali come un orologio svizzero rifanno la loro inquietante comparsa sul mercato i The Project Hate MCMXCIX, band che come tradizione esige riesce a intitolare il suo ennesimo disco con uno dei nomi più corti della storia, Bleeding The New Apocalypse (Cum Victriciis In Manibus Armis). Tralasciando questo umorismo un po' cretino è il caso di concentrarsi sulla musica, elemento che da sempre contraddistingue l'operato di questi artisti originali e al tempo stesso misteriosi. Personalmente posso dirvi che ho sempre avuto l'impressione che la band in questione non sia mai riuscita a raccogliere quanto dovuto, eppure il loro Death Metal (definizione da prendere con le pinze e una serie sterminata di virgolette) condito con interferenze Industrial, divagazioni Progressive e tanta oscurità si è sempre dimostrato all'altezza per qualità, originalità e professionalità. Ammetto che non sono il tipico esempio di genere musicale che si lascia ascoltare con facilità per via di canzoni lunghe e articolate, ma è innegabile il fascino che riescono ad emanare. Tutte queste caratteristiche vengono riconfermate anche nel nuovo disco, anzi, per certi versi vengono ampliate e portate ai conseguenti apici creativi, con delle prestazioni ottime e sopra le righe da parte di tutti i componenti. In modo specifico è il caso di sottolineare la prova dei due cantanti, fra cui spicca la bellissima voce femminile di Ruby Roque, la nuova arrivata che di certo non si è fatta intimorire. Musicalmente parlando la fusione fra elementi estremi, sia umani che meccanici è molto equilibrata e dosata a dovere, soprattutto quando confluiscono in atmosfere sinistre ed oscure, che hanno pure un qualcosa di operistico. Solitamente vengono descritti come Industrial Death Metal ma non so quanto possa essere esatto, su tutto però una cosa è sicura: The Project Hate MCMXCIX è una band ben riconoscibile e dalla forte identità stilistica.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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