Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:48 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEATH IN FIRE
  2. FOR THE STABWOUNDS IN OUR BACKS
  3. WHERE SILENT GODS STAND GUARD
  4. VS THE WORLD
  5. ACROSS THE RAINBOW BRIDGE
  6. DOWN THE SLOPES OF DEATH
  7. THOUSAND YEARS OF OPPRESSION
  8. BLOODSHED
  9. ... AND SOON THE WORLD WILL CEASE TO BE

Line up

  • Johan Hegg: vocals
  • John Soderberg: guitars
  • Olavi Mikkonen: guitars
  • Ted Lundstrom: bass
  • Fredrik Andersson: drums

Voto medio utenti

Parafrasando un noto jingle di una pubblicità che andava per la maggiore diversi anni fa potrei iniziare l'articolo dicendo "Amon Amarth… e sai cosa ascolti!" e finire così la recensione. Infatti la nuova fatica del combo svedese, quel "Versus The World" che fa aleggiare ricordi manowariani sia nel titolo che nell'artwork, ripropone praticamente alla lettera quelle sonorità che oramai sono diventate un vero e proprio marchio di fabbrica portato in auge dal magnifico "Once Sent From The Golden Hall" e poi affinato, con alterni risultati pero', dai successivi "The Avenger" e "The Crusher". Tutto ciò farà la felicità dei fans del gruppo: ognuna delle 9 canzoni presenti è immediatamente assimilabile e facile da ricordare, sia essa l'iniziale ed incalzante "Death In Fire", la più ragionata "Where Silent Gods Stand Guard" oppure l'anthemica "Bloodshed". Purtroppo però ad un ascolto più attento e ragionato il disco mostra alcuni difetti: sono diminuite infatti le componenti epiche, mentre la furia esecutiva risulta piuttosto stemperata, in favore di una certa ricerca della melodia, ricerca invero non troppo ardita. Il fatto è che se alla musica degli Amon Amarth si levano sia la maestosità di brani quali "The Last With Pagan Blood", sia l'irruenza di "Ride For Vengeance", ciò che rimane non può essere che una rivisitazione dei lavori passati, eseguita senza troppo mordente e fantasia, e quindi sostanzialmente insoddisfacente e deludente. Niente da dire invece dal punto di vista della produzione e della perizia tecnica: entrambi gli aspetti sono stati curati in maniera eccellente, mentre ciò che potrebbe rendere assai appetibile il disco è il fatto che la versione limitata conterrà un secondo cd con del materiale inedito, due demo e un mini remastered, per un totale di 14 canzoni aggiuntive. Non serve aggiungere altro: "Versus The World" si rivela essere un must per chi adora gli Amon Amarth, che non potranno lasciarsi perdere l'occasione di accaparrarsi l'edizione Viking. Per gli altri…. beh se già possedete "Once Sent From The Golden Hall" potete passare avanti.
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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