Copertina 8,5

Info

Past
Anno di uscita:1982
Durata:40 min.
Etichetta:Sunburst Records

Tracklist

  1. YOUNG BLOOD
  2. ROUGH AN' READY
  3. BLLODY LUXURY
  4. VICTIM OF LOVE
  5. CRYING IN THE RAIN
  6. HERE I GO AGAIN
  7. LOVE AN' AFFECTION
  8. ROCK AN' ROLL ANGELS
  9. DANCING GIRLS
  10. SAINTS AN' SINNERS

Line up

  • David Coverdale: vocals
  • Micky Moody: guitars
  • Bernie Marsden: guitars
  • Jon Lord: keyboards
  • Neil Murray: bass
  • Ian Paice: drums

Voto medio utenti

Quando, sul finire del 1981, gli Whitesnake entrarono in studio per le registrazioni di “Saints And Sinners”, la situazione interna alla band non era esattamente delle più felici. Nonostante gli ottimi risultati scaturiti dal successo di “Come An’ Get It”, Mick Moody per primo lamentò una costante stanchezza riguardante da una parte sia la continua vita on the road, ma soprattutto verso il lato prettamente economico delle entrate. Tante erano le feste, come tanti erano anche i debiti che la band di Coverdale si portava dietro e che riusciva a sanare quasi sul filo del rasoio, nonostante suonasse ogni notte nei luoghi più famosi e popolari dell’epoca, registrando il tutto esaurito.

Tutti questi fattori portarono Moody a lasciare senza avviso gli Whitesnake a ridosso del 1982, nel mezzo della composizione del nuovo album, con anche Ian Paice e Jon Lord che seppur in maniera meno irruenta, si mostrarono sempre meno interessati alla band. Il chitarrista Bernie Marsden suggerì a Coverdale di sospendere il progetto e di dedicarsi ad altro, ma egli rifiutò, e in una successiva riunione con i membri della band, incaricò il manager John Coletta di licenziare questi ultimi senza tanti giri di parole, per poi richiamare Moody e Jon Lord verso la fine dell’estate dello stesso anno. La formazione quindi fu, ad eccezione del rientrante chitarrista e di Lord, totalmente rimaneggiata e che, a parte dei cori ri-registrati, poco aggiunse al già completo “Saints And Sinners”.



Se focalizziamo l’attenzione esclusivamente sulla musica però, possiamo considerare il nuovo album in casa Whitesnake la naturale prosecuzione dei precedenti dischi, dove la componente blues e rock n’ roll è ancora viva e presente soprattutto in “Bloody Luxury” e “Young And Blood”, dove Mick Moody si scatena con dei riff sempre azzeccati. Le hit del disco però, e a questo punto della carriera degli Whitesnake possiamo forse parlare di vere e proprie hit da classifica, risultano essere la bellissima “Crying In The Rain”, dove gli intrecci fra le chitarre e le tastiere di Lord riescono a dar vita a un pezzo pieno di passione, e il classico da stadio “Here I Go Again”, con una prestazione vocale di Coverdale da annoverare sicuramente fra le sue migliori di sempre, e che ancora oggi svolge un ruolo centrale nelle esibizioni della band. Sarebbe tuttavia ingiusto ignorare i riff coinvolgenti di “Victim Of Love”, la travolgente“Dancing Girls” che nella parte centrale riporta un notevole assolo di Lord, o “Rock N’ Roll Angels” la quale sembra riportare alle scalmanate sonorità alla Elvis.

Giudicare “Saints And Sinners” dal lato puramente umano, ossia tenendo conto della sua genesi e delle relazioni fra membro e membro, è difficile e sicuramente non contribuirebbe alla stesura di una recensione e di un voto finale oggettivo. Dal lato esclusivamente musicale invece è un album che mostra come gli Whitesnake non avessero esaurito per nulla le idee, e seppur in molti ancora oggi decretino con questo album la fine dell’era “classica” della band, rifiutandone l’approccio più easy dei lavori successivi, non fatevi troppi pensieri e non rimuginateci troppo. “Saints And Sinners” è un disco che rappresenta gli anni 80’ dal punto di vista dell’eleganza in maniera più netta di molti altri.

Recensione a cura di Francesco Metelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.