Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:60 min.
Etichetta:Mascot
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. TOOTH AND NAIL
  2. TANGLED IN THE WEB
  3. ALL I WANT
  4. KISS OF DEATH
  5. SHE'S EVIL BUT SHE'S MINE
  6. RELAX
  7. COLD IS THE HEART
  8. BREAKING THE CHAINS
  9. WHEN DARKNESS CALLS
  10. RIVER OF LOVE
  11. PARIS IS BURNING
  12. THE SECRET

Line up

  • George Lynch: guitars
  • Robert Mason: vocals
  • Antony Esposito: bass
  • Michael Frowein: drums

Voto medio utenti

Accantonate (fortunatamente) le sonorità spiccatamente Nu-metal del precedente "Smoke This", il buon George Lynch torna sugli scaffali dei negozi con un prodotto decisamente strano (o ultracommerciale, a voi la scelta). Sostanzialmente questo "Revolution" è una sorta di "best of" di tutta la carriera del dotato chitarrista: trovano spazio infatti sia pezzi risalenti alla sua militanza nei Dokken (ma perchè non c'è nemmeno una canzone presa dal grandioso "Under Lock And Key??? NdMagò), sia songs tratte dai suoi precedenti lavori con i Lynch Mob. Se è inutile sprecare fiumi d'inchiostro (e qui i più attenti fra voi mi faranno notare che Eutk non è stampato su carta, nè tantomeno con inchiostro) sulla qualità dei pezzi presenti, veri e propri capisaldi dell' Hard Rock, è possibile però dire due parole sulla realizzazione dell'album: la produzione in sè non è affatto male (anzi!) con i suoi suoni potenti, precisi e ben bilanciati, ma il problema è, paradossalmente, proprio questo: se da una parte è sempre gratificante per un musicista utilizzare i mezzi tecnologici più moderni per reinterpretare un vecchio pezzo, viceversa per alcuni ascoltari (soprattutto i nostalgici più incalliti) questo può apparire come una snaturazione dell' essenza del pezzo stesso. Ed è proprio questo che, a mio parere, succederà a questo album: sarà trattato a pesci in faccia per il semplice fatto di aver riproposto (e, perchè no, spesso anche rivisitato) vecchi pezzi di Dokken e Lynch Mob. Non credete alle facili stroncature che piomberanno come la proverbiale spada dell'ancora più proverbiale Damocle: "Revolution" è un buon disco, suonato in modo spettacolare (Lynch è fenomenale come al solito, e la voce di Mason, sebbene a volte si discosti anche di parecchio dalle versioni originali, non è da meno) e composto da classici inossidabili. Se volete provare ad affrontare l'ascolto di vecchi classici profondamente rivisitati, allora acquistate senza paura questo "Revolution" perchè resterete entusiasti come il sottoscritto , se invece storcete il naso solo all'idea del remastering di un prodotto datato, allora lasciate tranquillamente perdere.
Recensione a cura di Marco 'Magò' Colombo

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.