Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2010
Durata:16 min.

Tracklist

  1. ANXIETY
  2. ALGOPHOBIA
  3. TRANSPLANTS
  4. CALVARIO

Line up

  • Danyel Burton: bass, programming
  • Ivan Bologna: vocals
  • Vincent Purple: drums
  • K.Mega: keyboards, synths
  • Federica Viola: guitars

Voto medio utenti

I Tuam Nescis sono una creatura musicalmente ibrida concepita dal bassista Danyel Burton.

Di recente formazione [la nascita della combo risale al vicinissimo 2009], ci presentano un invitante miscuglio di sapori, che arricchiscono il preparato musicale di numerose ed interessanti sfaccettature. Musicalmente, infatti, nella band si possono riscontrare influenze gothic/doom, per l'approccio estetico ed alcune ambientazioni sonore, date anche dalla presenza di tastiere a mo' di organo, e rimarcate influenze death metal.

Il death metal suonato dai palermitani, però, è un death metal atipico, aggressivo senza dubbio, ma allo stesso tempo ansiogeno ed inquietante.

L'algophobia, da cui prende il titolo lo stesso album, è una delle fobie più potenti che esistano, perchè incarna la paura della paura stessa.
E' come un serpente che si morde la coda e che non lascia spiraglio di quiete, condannando chi soffre di tale sindrome ad un'esistenza necessariamente piena di angoscia e tensione.

Queste stesse sensazioni vengono fedelmente riproposte in chiave sonora, attraverso l'articolazione del demo in quattro pezzi, di cui un intro, ciascuno dei quali riguardante stati d'animo, come l'ansia e la paura, o condizioni fisiche e psicologiche estreme come il calvario, allegoria di una situazione di profondo stress e sofferenza metale e corporale.

La pesantezza che si respira durante l'ascolto dei pezzi è quasi asfissiante.
Ed il tutto è ulteriormente amplificato dalla presenza di cori, come quelli che troviamo nel sottofondo di "Transplants", che conferiscono all'atmosfera un tono più gotico e solenne.

Questa solennità è resa anche dalla presenza dell'organo, come già accennato in precedenza, strumento che riveste un ruolo fondamentale all'interno delle liturgie e nella musica sacra e che in questa sede ci accompagna attraverso quella che potremmo definire un'autentica liturgia della paura e, più in generale, del dolore.

Spettrali nell'attitudine e nelle tematiche affrontate, i Tuam Nescis non perdono, tuttavìa, quella durezza e cavernosità tipica delle band death metal, inasprendo le parti apparentemente più edulcorate con l'uso di riff decisi e prepotenti e con un tipo di cantato roco e profondo.

Il mini cd si apre con un intro e si chiude con un pezzo strumentale, "Calvario", che a mo' di outro ci trasporta verso la fine, mantenendo un ritmo cadenzato e quasi simile a quello di una processione.

Una prova davvero degna di nota da parte dei Tuam Nescis.
Non mi resta che augurarmi di ri-incrociarli ben presto; e, nel frattempo, vi lascio con quella che è la citazione posta in incipit all'ep.

«Non permettere la putrefazione dei tuoi organi,
non permettere che il tuo corpo marcisca invanamente,
dona luce alle speranze buie,
dona gloria alle sconfitte,
dona vita in fin di vita
»

[Danyel Burton]
Recensione a cura di Selenia Marinelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.