Copertina 6

Info

Anno di uscita:2010
Durata:non disponibile
Etichetta:SG Records

Tracklist

  1. MEDIA VIOLENCE
  2. BAD LOVE
  3. ON YOUR SKIN
  4. BLAME IT ON LOVE
  5. CRUCIFIED
  6. DON'T LEAVE ME ALONE
  7. HERE WE R
  8. WINGS OF GLORY
  9. OUR DRUG IS OUR HEART
  10. NITEFALL

Line up

  • Fabrizio Fulco: vocals, guitars
  • Piero Sorrenti: guitars
  • Simone Happo Curatola: bass
  • Max Defender Moretti: drums

Voto medio utenti

Dopo la preziosa esperienza negli States al fianco di Ben Jackson (Crimson Glory), Fabrizio Fulco è tornato in Italia per dare nuova linfa alla propria creatura, i Lost Reflection, realizzando il nuovo full lenght Florida.

Pochi in realtà i richiami al prog dei Crimson Glory: Florida è un disco heavy metal classico dall'inizio alla fine, senza troppi orpelli inutili e dritto al punto. Discreto il songwriting, anche se fin troppo incentrato su riff e passaggi canonici.

I problemi di questo album sono comunque abbastanza evidenti e riguardano a mio parere principalmente due cose: produzione e voce. Largamente insufficiente la prima, perchè un disco registrato nel 2010 non può suonare così "vuoto" e peccare così tanto in potenza. Il discorso voce, invece, riguarda sicuramente più un mio gusto personale: niente da dire per intonazione e precisione, ma il cantato risulta veramente troppo impersonale per riuscire a colpire nel segno. Le pecche riguardano soprattutto le parti più aggressive, per una vocalità che ritengo molto più adatta a ritmi soft o al prog che non al metal classico.

Non me ne vogliano i protagonisti, dunque, ma questo a mio parere è un disco abbastanza noioso. Un risultato assolutamente non all'altezza dell'esperienza maturata oltreoceano negli ultimi anni. Esperienza che immagino comunque possa emergere in pieno in sede live, dove anche i brani di Florida dovrebbero riuscire ad acquistare quel "qualcosa in più" che manca nell'album.

Dategli un ascolto, comunque, prima di decidere che non ne vale la pena, perchè non escludo assolutamente che qualcuno ci possa trovare spunti più interessanti di quelli che ne ho tratto io. Per quanto mi riguarda, la sufficienza è raggiunta, ma nulla di più. Peccato, perchè con una produzione adeguata il lavoro avrebbe potuto essere sicuramente più valorizzato.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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