Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:50 min.
Etichetta:Trisol Music Group

Tracklist

  1. DARKROOM FRIENDSHIEP
  2. SAD ALMOST A WINNER
  3. MY EROTIC SACRIFICE
  4. KISS THE GIRLS AND MAKE THE DIE
  5. THE DAYS OF ANGER
  6. GERMAN BOYS
  7. ODETE
  8. BLACK DOGS OF MEXICO
  9. SONG FOR JOHNNY
  10. BARE KNUCKLE BOY
  11. COLD LOVE (IN A COLD COFFIN)
  12. OVERKILLED HEART

Line up

  • Simone Salvatori: vocals/guitar
  • Andrea Freda: drums
  • Giorgio Maria Condemi: guitar
  • Federico Amorosi: bass

Voto medio utenti

Gli Spiritual Front stanno raccogliendo molto, ovviamente dopo aver seminato molto, ed è un bene che una realtà simile riesca ad imporsi nei mercati musicali "alternativi", dando ampia rappresentanza alla musica italiana, e magari aprendo le porte a tante altre realtà simili. Ovviamente si sta parlando in una prospettiva estera, perchè se ben guardiamo quello che stanno raccogliendo gli Spiritual Front in patria c'è da farsi prendere un poco dallo sconforto, difficilmente si riesce ad uscire dal giro dei soliti noti, di quel pubblico che ti segue incondizionatamente, eppure un album come Rotten Roma Casinò possiede tutte le capacità per arrivare a toccare la sensibilità musicale di chi ascolta tutto tranne che il Military Pop, il Neo-Folk apocalittico e via discorrendo. Ad essere onesti questi ragazzi si stanno allontanando dalle etichette stilistiche che ho citato poco sopra, si stanno aprendo a sonorità che pescano da un Pop elegante (e in questo non c'è assolutamente nulla di sconvolgente), in alcuni momenti pure da un certo Rock leggero e ancora intimista, del resto non ce li vedo gli Spiritual Front fare il verso agli Ac/Dc. Per quanto mi riguarda Rotten Roma Casinò è il loro album più maturo e meglio concepito, perchè al suo interno mette in mostra una moltitudine di elementi che non vi lasceranno indifferenti, da Darkroom Friendship con il suo tiro appetibile, alla bellissima Sad Almost A Winner, oppure tanto per citarne altre due My Erotic Sacrifice e Song For Johnny, ossia il perfetto mix fra tradizione Neo-Folk e novità, che loro stessi hanno definito come Suicide Pop (etichetta che calza a pennello). Quello che comunque non bisogna mai sottovalutare è il concept, come al solito ricco di sfumature e di metafore, tanto basta da stuzzicare l'immaginario dell'ascoltare per lasciargli ampi margini di interpretazione personale. Il ritorno degli Spiritual Front è in definitiva un disco elegante, passionale, caldo, assolutamente ricco di personalità e di valide idee.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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