Copertina 8

Info

Anno di uscita:2010
Durata:34 min.
Etichetta:Rise Above

Tracklist

  1. DEUS CULPA
  2. CON CLAVI CON DIO
  3. RITUAL
  4. ELIZABETH
  5. STAND BY HIM
  6. SATAN PRAYER
  7. DEATH KNELL
  8. PRIME MOVER
  9. GENESIS

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

In attesa del piatto forte targato Electric Wizard, la sempre attenta Rise Above tira fuori dal cilindro un'altra formazione meritevole di attenzione: trattasi degli esordienti svedesi Ghost, alla prima uscita ufficiale con questo "Opus Eponymous". Sulla formazione aleggia il mistero più assoluto, ad alimentare un immaginario esoterico e satanico che i Ghost hanno scelto di proporre, in primis partendo dalla magnifica copertina (sarà un caso che ultimamente gli album con cover clamorose finiscono per girare ininterrottamente nel mio stereo?) ed in secundis nelle tematiche trattate dalle lyrics di "Opus Eponymous". Titoli come "Satan Prayer", "Elizabeth" (con ovvio riferimento alla celebre contessa Bathory), "Ritual", "Death Knell" o "Stand By Him" sono piuttosto esplicativi circa gli argomenti di cui trattano i testi, mentre musicalmente i Ghost ci propongono un rock/hard rock molto melodico ma al contempo energico di chiara derivazione settantiana e dalle tendenze doomish, dove le tastiere riescono a dare quel tocco horririfico e assolutamente retrò senza mai risultare pacchiane o invasive. La band da prova di una grande ispirazione, sfornando otto brani (più l'intro "Deus Culpa") dalle irresistibili melodie che sarà impossibile non cantare, come nel caso di "Elizabeth", "Satan Prayer", nella sinistra e mefistofelica "Death Knell", "Stand By Him" o "Con Clavi Con Dio", dove la voce del singer da prova di grande interpretazione. Sarebbe inoltre delittuoso non menzionare la conclusiva "Genesis", interamente strumentale e dalle inflessioni hard prog che, chissà, potrebbero trovare maggiore spazio nella futura produzione della band.
L'etichetta inglese si riconferma quindi grande intenditrice in campo di doom, stoner e similari, e scova una nuova formazione molto valida che certamente incontrerà il favore degli amanti delle sonorità più classiche e datate. D'altronde se io, che notoriamente sono un cafone musicalmente parlando, me ne sono innamorato imemdiatamente, un qualche merito i Ghost dovranno pur avercelo..
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 nov 2010 alle 11:51

Sto sentendo un paio di pezzi sul tubo, niente male

Inserito il 07 nov 2010 alle 13:06

Concordo pienamente con quanto scritto nella recensione. Ormai è fissa totale!

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