Khors - The Flames Of Eternity’s Decline/Cold (ristampa)

Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2010
Durata:110 min.
Etichetta:Paragon Records

Tracklist

  1. WOUNDS OF THE PAST
  2. EYES OF ETERNAL LONELINESS
  3. THRONE OF ANTIQUITY
  4. TREES ARE REMEMBERS
  5. BREATH
  6. MOAN OF THE GRIEF
  7. SPIRIT OF FURY
  8. FLAME OF ETERNITY
  9. WOUNDS OF THE PAST (WOOD MIX)
  10. SPIRIT OF FURY (MOON MIX)
  11. MOAN OF THE GRIEF (LIVE)
  12. TREES ARE REMEMBERS (DEMO)
  13. EYES OF ETERNAL LONELINESS (DEMO)
  14. THRONE OF ANTIQUITY (DEMO)
  15. FLAME OF ETERNITY (DEMO)
  16. COLD
  17. ASHES
  18. GARNET
  19. MISERY
  20. CONSCIOUS BURNING
  21. WHISPERS
  22. IN THE DEPTHS OF BLACK HILLS
  23. THE ABYSS
  24. COLD (ART-ROCK VERSION)
  25. ASHES (LIVE)
  26. GARNET (VIDEO)

Line up

  • Helg: guitar/vocals
  • Warth: guitar
  • Khorus: bass
  • Khaoth: drums

Voto medio utenti

Ormai anche i sassi lo sanno: nell'est Europa non sono poche le band dedite al Black Metal nella sua incarnazione più pura e tradizionale, e questi Khors non sono da meno. The Flames Of Eternity’s Decline/Cold è una ristampa dei due album a cura della Paragon Records e onestamente non si capisce bene a chi possa giovare; non stiamo parlando di un gruppo seminale, in più metteteci la crisi economica/discografica e il quadro è completo. Il primo disco in esame risale al 2005 ed è l'esordio ufficiale per i Khors. Il loro Black Metal è violento e scarno ma comunque sia registrato abbastanza bene e non si fanno problemi nemmeno ad inserire qualche arrangiamento melodico, ovviamente dalle tonalità oscure e malefiche. A livello di songwriting non si sottolineano picchi di qualità tali da urlare al miracolo, sono una band molto "formale", aderiscono ai canoni stilistici più classici del genere e non fanno molto per distaccarsene. In linea di massima è giusto che sia così, suonano quello che amano e non è da tutti imbarcarsi per forza in sperimentazioni con tutto quello che ne consegue. Cold invece è il secondo album e rispetto al primo si fa notare per una maggiore cura dei dettagli e delle melodie, adesso più presenti e caratterizzate da un maggiore uso della tastiera. Anche la produzione è sicuramente di un livello maggiore (ma stiamo sempre parlando di Black Metal...) e tutto questo dona maggiore potenza ed efficacia alla loro musica. Trattandosi di una ristampa non mancano le versioni alternative, i remix, i live... e chi più ne ha più ne metta. Se siete amanti del metallo nero made in Ucraina accomodatevi, ma sapete già da voi che da quella terra è uscito molto di meglio, Drudkh su tutti.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.