Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:66 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. NIGHTMARE
  2. WELCOME TO THE FAMILY
  3. DANGER LINE
  4. BURIED ALIVE
  5. NATURAL BORN KILLER
  6. SO FAR AWAY
  7. GOD HATES US
  8. VICTIM
  9. TONIGHT THE WORLD DIES
  10. FICTION
  11. SAVE ME

Line up

  • Matthew Shadows: vocals
  • Synyster Gates: guitars
  • Zacky Vengeance: guitars
  • Johnny Christ: bass
  • Mike Portnoy: drums

Voto medio utenti

Gli Avenged Sevenfold sono cresciuti. Maturati come uomini, sicuramente segnati dalla perdita di “The Rev”, al secolo James Owen "Jimmy" Sullivan, batterista della band e colonna portante dell’alchimia che da sempre lega insieme questi 5 ragazzotti americani. Come tirarsi fuori da una situazione potenzialmente distruttiva? La band fa la mossa giusta, e decide di prendere dietro le pelli nientemeno che sua maestà Mike Portnoy, batterista di indubbio livello, ma anche persona esperta, di musica e di dolore, di redenzione e di emozioni. E così, intraprendono una sorta di percorso terapeutico che li porta a questo “Nightmare”. Ed ascoltandolo, si percepisce chiaramente come tutto l’album sia proprio un tentativo di esorcizzare, digerire e metabolizzare la perdita di The Rev, convivere con il dolore, e superare una frattura interna che sembra non volersi sanare. I 4 musicisti, sotto l’occhio paterno di Portnoy, mettono dunque da parte buona parte della loro attitudine “ragazzuola”, e si presentano con un album che suona metal, maturo, possente. Sono tanti i brani che lasciano un segno: l’opener è un anthem di sicura presa per orecchie avvezze e vergini, e setta un buon mood per il resto del lavoro; a mio avviso, le tracce più convincenti sono la devastante “Natural born Killer”, pezzo che si muove su territori speed/thrash, la lenta “Victim”, che riesce a racchiudere la sensazione della perdita e del dolore, e la bellissima e conclusiva “Save Me”, vera summa del momento artistico della band, con un’altalena emozionale tra momenti più tirati e soluzioni più leggere ed emotivamente coinvolgenti. Certo, non mancano brani più fiacchi e meno ispirati, ma la sensazione generale è sorprendente, se paragonata alle insulsaggini di qualche disco fa...

Non sono stato mai un fan degli A7X, ancora ricordo il trattamento che ricevettero al Gods 2008… ma devo ammettere che questo album merita la fama che si sta facendo. Primo posto in classifica USA, non è certo un risultato che si ottiene facilmente. Che la mano fatata di zio Mike abbia contribuito al risultato finale? Non c’è dubbio, e darei un bel 10 e lode al fiuto di Portnoy, che riesce sempre a piazzarsi dove meglio conviene, con un opportunismo che fa paura. Ma tant’è, in questo disco anche Mike suona dannatamente bene. Da ascoltare, con un pensiero al reverendo che, di sicuro, sta approvando il lavoro dei suoi fratelli.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Spettacolare

Un disco bello da sentire, bello da risentire, bello da sentir suonare. Spaccano, ben venga quindi il loro primo posto. A 28 anni arrivare a questi traguardi, e senza svendersi per di più, è motivo di vanto. Con buona pace di chi li crede Pop solo perchè vendono. Io dico: beati loro.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 ago 2010 alle 20:17

A me è piaciuto un sacco "Avenged Sevenfold", era un album ricco di sfumature, si poteva capire chiaramente che gli A7X non sono il solito gruppetto del cazzo per adolescenti in crisi ormonale ma ragazzi con qualità, quali possono essere i Trivium ad esempio, molto piu osannati dalla critica. Questo nuovo Nightmare, vuoi il momento emozionale dovuto alla triste dipartita di Rev, testimonia tutto questo. Complimenti a loro e avanti così, per ora al primo ascolto è mezzo punto sopra l'omonimo lavoro, il che, personalmente, non è poco.

Inserito il 08 ago 2010 alle 15:04

Il penultimo album, l'omonimo, è ricco di melodie, ritornelli commerciali, è vero... quello che mi ha colpito di quell'album è con quanta maestria riescano ad intrecciare tante melodie e cambi di tempo in un unico brano... il risultato è stato un occhiolino ad un metal con spiccate venature pop. In questo album, invece, il discorso è un pò diverso: di pop c'è ben poco, affermare una cosa del genere significa non averlo ascoltato. Ho impiegato un pò prima di apprezzarlo ed amarlo, forse perchè all'inizio cercavo qui ritornelli catchy... ma son quasi assenti. Dal lavoro giocoso, giulivo precedente si giunge a questo album con un atmosfera un pò cupa. The Rev è morto il 28 dicembre del 2009, poco prima che entrassero in studio, per cui è facile escludere Portnoy dall'aver dato un seppur minimo contributo alla stesura dei pezzi: a dirla tutta son contento che anche in fase esecutiva il suo tocco non si senta, anzi, sembra quasi che si sia (per fortuna) limitato ad eseguire quanto fosse stato già composto da The Rev nelle partiture x la batteria...

Inserito il 08 ago 2010 alle 14:14

primo posto negli USA? beh,è un disco Pop (x adolescenti) a tutti gli effetti... ...il fatto che sia "Carnevalesco" e che all'occasione si mascheri da Metallica o Guns N' Roses ("Save Me" richiama infine gli ultimi e senza idee Dream Theater) non cambia la sostanza...

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