Copertina 6

Info

Anno di uscita:2010
Durata:53 min.
Etichetta:Frontiers Records
Distribuzione:Frontiers Records

Tracklist

  1. NOTHING LEFT TO SAY
  2. SILENCE
  3. IF I HAD A WISH
  4. ARISE
  5. END OF THE ROAD
  6. DON'T WALK AWAY
  7. A THOUSAND SUNS
  8. RAIN
  9. ONE NIGHT BURNING
  10. DEVIL IN HER HEART
  11. SECOND CHANCE
  12. SET A FIRE (BONUS TRACK)

Line up

  • Michael Kiske: Vocals
  • Amanda Somerville: Vocals
  • Mat Sinner: Bass, Backing Vocals
  • Magnus Karlsson: Lead Guitar, Guitar, Keyboards
  • Sander Gommans: Additional Lead Guitar
  • Martin Schmidt / Ramy Ali: Drums
  • Jimmy Kresic: Keyboards

Voto medio utenti

Annunciato come uno dei dischi dell’estate 2010, questo strano connubio tra due figure a loro modo importanti del metal melodico ha un po’ il sapore della mossa commerciale. Intanto, per chi si fosse svegliato adesso da un torpore millenario, vi presento i due protagonisti: Michael Kiske altri non è se non il leggendario singer degli Helloween che furono, quelli dei due Keepers, per intenderci; dal canto suo, Amanda Somerville vanta un curriculum di tutto rispetto come vocal trainer, e poi come cantante in una miriade di bands, dagli Epica (nel periodo in cui Simone Simons prese un terribile virus), al side project Aina, alle guest vocals per i Kamelot, e chi più ne ha più ne metta. E così, un bel giorno, il capo Frontiers, Stefano Perugino, riesce a mettere insieme queste due eminenze della voce melodic metal, affiancandogli, come “genitori”, nientemeno che Magnus Karlsson (Primal Fear, Allen/Lande), e Mat Sinner, bassista dei Primal Fear e ormai stimato fonico/produttore.

Il risultato è un album che farà felici gli amanti dell’hard rock più melodico e “di maniera”, anche se in questo cd di brani più ruggenti non ne mancano. Il problema, se vogliamo, è la generale sensazione di ‘poca ispirazione’ che mi ritorna alle orecchie ogni volta che ascolto le 12 tracce in questione: il buon Kiske sembra quasi scocciato, canta come se facesse un favore a qualcuno, mentre le ottime doti vocali di Amanda vengono spesso sacrificate sull’altare della fama, che impone la voce di Michael su tutto. Composizioni ora fresche e gustose (“Devil in Her Heart”, “Arise”, If I had a Wish”), ora stantie e strasentite, e così il tutto risulta un calderone di riffs, strofe e ritornelli che, alle mie orecchie, riescono a lasciare pochino. Ciò non toglie che il prodotto sia di ottimo livello, e che il melodic rock scritto da Karlsson e Sinner si adatti benissimo alle doti vocali di Kiske e Somerville, ma da questa collaborazione, sinceramente, si sarebbe potuto tirar fuori molto di più, sfruttando meglio le doti vocali dei due protagonisti e, soprattutto, creando un prodotto un po’ meno destinato alla vendita, ed un po’ più “musica”. A voi la scelta, per me questo Kiske-Somerville, seppur piacevole, non passerà alla storia.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 set 2010 alle 09:25

Vero..ormai si sta un po' esagerando con le uscite..e dopo averlo ascoltato , confermo che non è ne più ne meno che un disco da 6..standard, troppo standard, elevato solo dalla voce di sua maestà Michael. Qualche canzone interessante ("Arise", "End of the Road", "Second Chance") ma per il resto un piattume abbastanza imbarazzante.

Inserito il 09 set 2010 alle 09:05

E' il problema del 90% delle uscite della Frontiers (etichetta che adoro). Sembra che nel libro paga di Perugino ci siano molti artisti (Jorn, Kiske, Sommerville, Karlsson, Sinner, ecc...) e ogni tanto mischia le carte per creare dei progetti a tavolino. Ha i suoi fidi songwiter, gli affida il compiti di scrivere, chiama i suoi musicisti e si crea un disco a tavolino. Quando ho visto la copertina dei Two Fires, senza conoscerli e sapere nulla del disco ho capito subito che era di provenienza Frontiers. Questo alla fine standardizza un pò la qualità. Non a caso a novembre c'è la terza uscita di Jorn/Allen, con Karlsson come compositore...

Inserito il 07 set 2010 alle 13:35

Azz..un 6 a Kiske/Somerville da parte di Sbranf suona un po' come bocciatura :D Vediamo un po' di ascoltarlo va..:)

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