Copertina 8,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2010
Durata:49 min.
Etichetta:SPV/Steamhammer

Tracklist

  1. VIDERUNT TE AQUAE
  2. ARISING THUNDER
  3. AWAKE FROM DARKNESS
  4. LEASE OF LIFE
  5. THE RAGE OF THE WATERS
  6. SPIRIT OF THE AIR
  7. HOLLOW
  8. A MONSTER IN HER EYES
  9. WEAKNESS OF A MAN
  10. ASHES

Line up

  • Eduardo Falaschi: vocals
  • Rafael Bittencourt: guitars, backing vocals
  • Kiko Loureiro: guitars, backing vocals
  • Felipe Andreoli: bass, backing vocals
  • Ricardo Confessori: drums

Voto medio utenti

Aqua” è il miglior album che gli Angra potessero fare oggi. Parto da questa tesi, e proverò a dimostrarvi il perché di tale affermazione.

Sono ormai lontani i tempi di Andre Matos, e solo un fan stolto e col prosciutto sugli occhi potrebbe non accorgersi degli epocali cambiamenti in seno alla band brasiliana. Per così dire, ne è passata di “Aqua” sotto i ponti, oddio che battuta pessima…
Insomma, dopo un momento di oscurità, la band sembra tornata alla sue radici, sfornando un lavoro maturo, pienamente centrato nel tipico Angra-sound, ed in cui ogni fan della band potrà ritrovare tutti i tratti distintivi che tanto fecero la fortuna degli Angra negli anni passati.

La stessa struttura dell’album, con la classica intro classicheggiante, che poi sfocia nel pezzone power per antonomasia (in questo caso la bellissima “Arising Thunder”), ti dà da subito un senso di familiarità, accogliendoti in un mondo in cui ti muovi con naturalezza; bellissime le strutture armoniche e ritmiche, e sin da subito si può notare una varietà di arrangiamenti davvero lodevole; niente più acceleratore sparato a 200 per tutto il disco, qui i brani più prog, o lenti, o atmosferici, si alternano piacevolmente con le sferzate più veloci e possenti, quali “Awake from Darkness”, che sin dall’inizio sembra una traccia di Holy Land, dai tamburi iniziali, al refrain in sincopato, bellissima. Ma già da “Lease of Life”, possiamo gustare il tocco della penna di Kiko e soci, che confezionano un lento carico e struggente, in cui il bravo Edu Falaschi evita le tonalità sovracute per concentrarsi sull’interpretazione. Ottimo il risultato, io devo ammettere di non apprezzare moltissimo la voce di Edu, ma qui il lavoro c’è, eccome. Il bravissimo singer si divide con astuzia tra momenti al fulmicotone, in cui mette prepotentemente alla prova le sue corde vocali, ed altri momenti rarefatti ed eterei, come la bellissima e semi-acustica “A Monster in her Eyes”.

Ma c’è ancora tanta, tantissima carne al fuoco in questo “Aqua”. Dalla poderosissima “The Rage of the Waters”, all’elegante mid-tempo di “Spirit of the Air”, la band dà un continuo saggio di bravura e perizia allo strumento. Mi piace a tal proposito sottolineare gli arrangiamenti, curatissimi e da applausi, e una prova magistrale del “figliol prodigo” Ricardo Confessori, che con il mostruoso Felipe Andreoli al basso confeziona una delle sezioni ritmiche più potenti e tecnicamente interessanti della scena attuale.

Spruzzate di prog qua e là (“Hollow”, “Weakness of a Man”), assoli chitarristici di una bellezza da togliere il fiato, produzione semplicemente perfetta, una chiusura con il classico brano dolce e struggente, questa volta la delicata “Ashes”, ed un sotto-concept basato su “The Tempest” di William Shakespeare… Insomma, a questo “Aqua” non manca assolutamente niente. Se siete dei fan nostalgici e con i paraocchi, che ancora aspettano “Holy Land” part 2, beh, buonanotte. Se cercate un album moderno, piacevole, interessante e non scontato, questo è pane per i vostri denti.

Detta in due parole: “Aqua” è il miglior album che gli Angra potessero fare oggi. CVD.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
parere personale

lo trovo un ottimo album,che però è un po' "calante" verso il finale.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 ott 2010 alle 15:07

I Dgm non mi hanno mai fatto impazzire(li ho sentiti però solo a inizio carriera), cmq non ho ascoltato i loro ultimi album, e non posso fare paragoni...ti farò sapere. Sentendo l'ultimo dei Labyrinth, dei Vanden Plas, o degli Shadow Gallery(che comunque apprezzo) non ho trovato brani superiori a quelli di "Aqua"; alcuni sono anche più elaborati, però quello che tu apprezzi nei DGM, è proprio quello che io gradisco in questo album: il giusto connubio tra melodia progressive e durezza nei brani!!!. Per i miei gusti le composizioni hanno quel mix e quell'appeal che mancava nel precedente album, e sinceramente non c'è una canzone che mi costringa a cambiare traccia prima della fine....Poi i gusti sono anche personali e particolari, posso capire che ci sia anche chi non lo apprezzi...io ad esempio sono patito dei Maiden(naturalmente apprezzo di più l'era Paul Di Anno/ Bruce Dickinson rispetto a quella Blaze), ma al contrario di molti, non ho mai "schifato" un album come "X Factor"....anzi per me è molto bello. Appena ne avrò la possibilità ti dirò cosa penso degli album che mi hai consigliato. Grazie.

Inserito il 08 ott 2010 alle 09:21

Sono daccordo con torcez Sto disco non mi coinvolge nemmeno un po' e Falaschi stavolta toppa debbrutto. Ruguardo alla querelle su Angra oggi e Angra ieri, se mi si permette di dire la mia, credo che effettivamente gli Angra di oggi siano questi qua e che quelli di una volta oramai sono solo più nel mondo dei sogni. Ma va bene così, in fondo i metallari sono degli inguaribili romantici e ferocemente attaccati al passato. Per cui: "Ah, non ci sono più gli Angra di una volta"

Inserito il 05 ott 2010 alle 03:59

Bhe insomma, che non vedi valide alternative mi pare strano.. ad esempio l'ultimo dei DGM (frame) e soprattutto il Penultimo (Different Shapes) lo trovo qualitativamente superiore sia per quanto riguarda il fattore ispirazione, sia per quanto riguarda la bravura nel miscelare sapientemente melodia\progressive\durezza che per la produzione..e sono ITALIANI giusto un piccolo assaggio

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.