Interment - Into The Crypts Of Blasphemy

Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2010
Durata:36 min.
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. ETERNAL DARKNESS
  2. TORN FROM THE GRAVE
  3. DREAMING IN DEAD
  4. STENCH OF FLESH
  5. WHERE DEATH WILL INCREASE
  6. SACRIFICIAL TORMENT
  7. NIGHT OF THE UNDEAD
  8. MORBID DEATH
  9. THE PESTILENCE

Line up

  • Johan Jansson - Guitar/Vocals
  • John Forsberg - Guitar
  • Martin Schulman - Bass
  • Kennet Englund - Drums

Voto medio utenti

Originariamente fondati nel lontano 1988 ma solo oggi al debutto discografico sulla lunga distanza con questo "Into The Crypts Of Blasphemy", gli svedesi Interment sono un lampante esempio di attaccamento alla causa del death metal, nella versione più pura ed incontaminata del genere: in un'epoca in cui la sperimentazione e la commistione di più influenze sembrano essere la linfa vitale del metal, una band come gli Interment può sembrare anacronistica, nostalgica e perfino un po' ridicola. Che bisogno c'è di scomodare gentaglia come Dismember, Entombed quando ormai il death metal ha ormai assunto tutt'altra forma, più consona ai tempi che stiamo vivendo? Forse nessuno, ma con tutte le band ipertecniche e plasticose che mascherano la loro pochezza dietro tonnellate di virtuosismi c'è bisogno di qualcuno che ricordi a tutti che il death metal era originariamente tutt'altra cosa: riff scarni e minimali eseguiti da chitarre a motosega, accompagnate da un sano e ignorante tupa-tupa di batteria, con un growl cavernoso e profondo a recitare testi che toccano argomenti scottanti, come tombe, puzzo di morte, cadaveri e quant'altro di morboso esista su questa terra. E poco male se l'originalità viene messa in secondo piano, gli Interment omaggiano in maniera sincera e sentita gli Entombed che furono ed i Dismember, riportando in auge un tipo di metal fatto di attitudine e cuore. "Morbid Death" (brano contenuto nel primo demo del gruppo e ri-registrato per l'occasione), "Sacrificial Torment", "Stench Of Flesh" e "Night Of The Undead" sono bordate in pieno swedish style che vi faranno roteare la testa a più non posso, al motto "rozzo è bello".
Pur non arrivando ai livelli di un "Left Hand Path" o di un "Indecent And Obscene", questo "Into The Crypts Of Blasphemy" è comunque un buon disco di death metal svedese come se ne faceva una volta, prima che In Flames e compagnia arrivassero a rovinare la festa.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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