Copertina 8

Info

Anno di uscita:2010
Durata:non disponibile
Etichetta:SPV

Tracklist

  1. BEEN TO HEAVEN BEEN TO HELL
  2. SAFE IN MY SKIN
  3. DEEP WATER
  4. AMERICAN PRIDE
  5. I´M GONNA LIVE `TIL I DIE
  6. FLY ON WINGS OF ANGELS (SOMERS SONG)
  7. AS HEAVEN IS FOREVER
  8. TOMORROWS AND FOREVERS
  9. VENGEANCE
  10. IN THE DARKNESS OF THE NIGHT
  11. JUSTICE

Line up

  • Bobby Ingram: guitars
  • Phil McCormack: vocals
  • Dave Hlubek: guitar
  • Tim Lindsey: bass
  • John Galvin: keys
  • Shawn Beamer: drums

Voto medio utenti

Con il prepotente ritorno del classic (hard) rock, molte band stanno vivendo una sorta di seconda giovinezza. Tra queste, vanno sicuramente annoverate i Molly Hatchet, probabilmente il gruppo più heavy metal oriented della “cricca southern” capitanata in primis dai pionieri Lynyrd Skynyrd.
Dopo l’ingresso del vocalist Phil McCormack, avvenuto in occasione di “Devil’s Canyon” nell’ormai lontano 1996, Bobby Ingram e soci hanno saputo pazientemente risorgere dalle proprie ceneri, con incredibile coerenza ed incorruttibile fede (nel rock’n’roll). I Molly Hatchet non hanno praticamente mai sbagliato un colpo, tra un “Silent Reign Of Heroes” ed un “Kindom Of XII”, sostanziosi album che hanno rafforzato la loro leadership senza cedere un millimetro in fatto di qualità artistica. Il nuovo platter “Justice” è un lavoro di imponente intensità emotiva, che prende idealmente forza dalla tristissima ballad “Fly On Wings Of Angels”, dedicata alla tragica vicenda di Somer Thompson, bambina di soli otto anni prima rapita, poi brutalmente uccisa da un infame serial killer. La band ha scritto il pezzo di getto, sulle ali dell’emozione, e vi assicuro che il pathos della song tocca vette assolutamente irraggiungibili per il 99% delle entità sonore attualmente in circolazione.

Ovvio poi che i Molly Hatchet si divertano ancora un mondo a citare sé stessi, senza tuttavia scadere mai nell’autoplagio o nella ripetitività fine a sé stessa. “Been To Heaven – Been To Hell”, “I’m Gonna Live ‘til I Die” e “American Pride (With A Southern Style)” puzzano di whiskey a buon prezzo e polverose highway, ma è negli episodi a più ampio respiro che la combriccola capitanata da Bobby Ingram riesce ancora a dare il meglio. Sto parlando della sinuosa “Deep Water”, della tenebrosa “Vengeance”, dello struggente slow “As Heaven Is Forever”, e naturalmente della super-epica title-track posta in chiusura, che si candida a diventare il seguito dell’immortale “Fall Of The Peacemakers”.

Abbiamo dovuto pazientare ben cinque anni prima di avere tra le mani il successore di “Warriors Of The Rainbow Bridge”, ma possiamo ben dire che i Molly Hatchet rendono ampiamente “giustizia” a cotanta attesa. Eterni.
Recensione a cura di Alessandro Ariatti

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